Vi siete mai chiesti quanto costerebbe eliminare il canone Rai? La risposta a questa domanda d’è eccome
Non è affatto un mistero che qualche settimana fa il numero uno della Lega, Matteo Salvini, aveva chiesto espressamente di eliminare il canone Rai. Lo fece direttamente dal palco di Pontida. Questo furono alcune delle sue parole: “Zero canone Rai, zero. Si può fare, lo fanno altri 10 Paesi”. Un tema che ha incuriosito un bel po’ di persone. A maggior ragione dal fatto che, da quando è stato inserito in bolletta (spesa annuale di 90 euro), non esiste quasi più l’evasione del pagamento del canone.
Un problema per chi non riesce a pagarlo (e ce ne sono di persone che hanno difficoltà), a maggior ragione con l’aumento vertiginoso delle bollette di questo periodo che stanno mettendo in ginocchio il nostro paese con famiglie ed aziende in serie difficoltà. L’idea di Salvini (ed anche di altri politici) è quella di azzerare il canone Rai. Ma come e soprattutto, quanto costerebbe fare ciò? In questo caso, il costo dell’eliminazione del canone Rai si attesterebbe a una cifra di quasi 2 miliardi di euro, equivalenti ai ricavi del 2021.
Quanto costa eliminare il canone Rai?
Si tratta di un canone obbligatorio e che si paga una volta l’anno ed ha un costo di 90 euro. Eliminarlo si può, ma non è così semplice come possa sembrare. In poche parole: a dirlo è facile, ma in pratica è più complicato. In particolar modo bisogna trovare i soldi per sostituire il mancato importo dell’imposta. In questo caso, secondo gli ultimi dati dei ricavi del canone Rai, bisognerebbe trovare 1,761 miliardi di euro.
Quest’ultima cifra è il ricavato dell’anno 2021, in aumento rispetto all’anno precedente di ben 4 milioni. Si tratta infatti di una platea di 22 milioni di cittadini, in crescita del +2% rispetto all’anno precedente (2018). Inoltre non tutti i soldi del canone finiscono nelle casse Rai : solamente il 75,4% è percepito dalla Rai, il resto viene diviso tra il contributo al fondo per l’editoria e le antenne locali.
