L’uomo è ancora barricato con il figlio di 4 anni dopo aver aggredito l’assistente sociale: sul posto molti agenti pronti a intervenire.
Sono pronti ad intervenire per scongiurare il peggio, ma da ore ormai gli agenti lavorano per convincere l’uomo ad aprire le porte ponendo fine ad una vicenda che tiene in apprensione una comunità intera.
L’uomo, separato dalla compagna a cui il Tribunale ha affidato il figlio di 4 anni, può vederlo solo durante incontri protetti, a tutela del piccolo e alla presenza di assistenti dei servizi sociali. Proprio durante uno di questi incontri però sarebbe avvenuta l’aggressione a Roncadelle in provincia di Brescia. Poi la fuga del papà che è adesso barricato da ore con suo figlio in casa. Sul posto, oltre a molti agenti, sarebbe intervenuta anche una squadra antiterrorismo in una situazione di altissima tensione.
Brescia, alta tensione davanti all’abitazione dell’uomo
Ormai da molte ore l’uomo sarebbe chiuso all’interno della propria abitazione. Avrebbe aggredito l’assistente sociale, portato in auto il figlio e dato via al piano con la fuga per barricarsi in casa. Trattative ad oltranza quindi per convincerlo a porre fine alla vicenda, mentre secondo alcune fonti, non confermate, sarebbe sbucata addirittura una pistola. Sul posto è intervenuta anche una squadra antiterrorismo e la trattativa prosegue per evitare problemi maggiori e chiudere una vicenda che di sicuro sta mettendo timore al bimbo di 4 anni.
Da ieri in tarda serata i Carabinieri hanno isolato l’intera area in cui abita l’uomo portando avanti le trattative. Nell’ultimo aggiornamento dei militari dell’arma arriva la conferma che il bimbo sta bene, che l’uomo ha chiesto tempo e che non è ancora chiaro se l’arma sia vera o sia solo un giocattolo (In aggiornamento).