Il ministo della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il documento per il risparmio energetico che prevede limitazioni per tutti (o quasi). Gli impianti saranno accesi un’ora in meno rispetto al passato
Meno tempo con i riscaldamenti accesi. Una disposizione che varrà per tutti, salvo alcune eccezioni. Il decreto per il risparmio energetico è stato firmato dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, e prevede la riduzione di un’ora del periodo di accensione degli impianti e del periodo di funzionamento nella stagione invernale che viene accorciato di 15 giorni, “posticipando di otto giorni la data di inizio e anticipando di sette la data di fine esercizio“.
Ci sono tuttavia alcune esenzioni, dal momento che tali provvedimenti “non si applicano agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili” e “agli edifici che sono dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili“.
Le possibili deroghe e il vademecum
Esiste anche la possibilità di concedere delle deroghe in relazione ai casi specifici, visto che in presenza eventuale di “situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici alimentati a gas anche al di fuori dei periodi indicati al decreto, purché per una durata giornaliera ridotta. Inoltre, i valori di temperatura dell’aria sono ridotti di un grado centigrado“. Il ministero spiega anche che per agevolare l’applicazione delle nuove disposizioni “Enea pubblicherà un vademecum con le indicazioni essenziali per impostare correttamente la temperatura di riscaldamento che gli amministratori di condominio potranno rendere disponibile ai condomini“.