Circola sempre più insistentemente la voce secondo la quale la Polonia avrebbe chiesto armi nucleari da installare sul proprio territorio agli USA
In questo rimescolamento di forze in atto in Europa c’è la possibilità di assistere uno Stato, una volta appartenente alla cortina di ferro, chiedere ora addirittura la possibilità di avere a disposizione armi nucleari sul proprio territorio per contrastare la possibile avanzata della Russia. E’ il caso della Polonia del presidente Duda pronta ad assecondare gli americani sulla possibile condivisione di armi nucleari.
La crisi Russia-Ucraina non sembra arrestarsi, da entrambe le parti non c’è. almeno in apparenza, la volontà di instaurare un dialogo per trovare una soluzione diversa e mettere fine alle operazioni militari che da più di dieci mesi hanno provocato, morti, ingenti danni, profughi e una crisi energetica che sta mettendo in ginocchio l’intera Europa.
“C’è sempre una potenziale opportunità di partecipare alla condivisione dell’armamento nucleare, non si tratterebbe di un’arma nucleare sotto il controllo della Polonia. La partecipazione alla condivisione nucleare non implica il possesso di un’arma nucleare propria“, queste le sorprendenti parole del Presidente della Polonia Andrzej Duda al quotidiano locale Gazeta Polska, che aprono uno scenario completamente diverso se mai la Polonia dovesse ospitare delle armi nucleari USA-NATO, perché si tratterebbe di un’enorme novità per un membro della NATO, che un tempo si trovava dietro la cortina di ferro. E’ bene precisare che gli Stati Uniti e la Nato hanno dichiarato pubblicamente di non avere in programma di dispiegare armi nucleari nei Paesi che hanno aderito all’Alleanza dopo il crollo del blocco sovietico più di tre decenni fa. La dichiarazione di Duda però resta e anzi arriva in un momento tra l’altro dove sembrerebbe che l’avanzata sovietica in territorio ucraino non stia procedendo proprio come previsto dai generali russi e la chiamata dei riservisti starebbe lì a testimoniarlo.
Resta il pericolo di fondo se mai dovesse andare in porto davvero l’installazione di armi nucleari sul territorio polacco, questo sarebbe infatti tra i motivi principali che hanno spinto Putin a trovare una soluzione diversa in Ucraina, da molti anni infatti hanno continuato a criticare l’espansione delle infrastrutture militari della NATO nel cortile di casa della Russia e fino alle sue porte. Dal canto suo l’amministrazione Biden sta cercando di evitare mosse che porterebbero il Cremlino a un ulteriore inasprimento del conflitto, il deciso rifiuto, anche solo come possibilità, di fornire missili a lungo raggio agli ucraini, confermerebbero questo indirizzo politico. Ma il presidente polacco nell’intervista si è mostrato invece molto più possibilista: “Abbiamo parlato con i leader americani per sapere se gli Stati Uniti stanno prendendo in considerazione questa possibilità, e l’argomento è aperto”.