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Lega, l’appello di Salvini ai suoi: la nuova richiesta fa discutere
Published by
Cristiano
2 anni ago
Lega, arrivano le parole da parte del numero uno del partito, Matteo Salvini: a quanto pare la richiesta da parte di quest’ultimo sta facendo molto rumore
Matteo Salvini (Ansa Foto)
Quella delle ultime elezioni politiche che si sono verificate la domenica del 25 settembre sono state una vera e propria botta per la Lega che ha avuto un crollo incredibile. Un risultato che, il numero uno del partito, Matteo Salvini non si sarebbe mai e poi mai aspettato. In questo momento sono impegnati, a stretto contatto, con Giorgia Meloni per la formazione del nuovo governo con presidente del Consiglio proprio la leader del partito ‘Fratelli d’Italia‘.
Nel frattempo, nelle ultime ore, il leader del ‘Carroccio’ è intervenuto nell’assemblea provinciale che si è tenuta a Saronno a porte chiuse. Proprio nella città lombarda sono arrivate delle dichiarazioni importanti da parte dello stesso Salvini che, nel giro di poco tempo, sono diventate immediatamente virali. Tanto è vero che sui social network non si sta parlando d’altro se non di questo che il nativo di Milano ha riferito ai suoi.
Lega, la richiesta di Salvini: “Chiederò ministeri per Famiglia e Natalità“
Matteo Salvini (Ansa Foto)
Queste sono alcune delle sue parole in merito: “Per quanto mi riguarda chiederò per la Lega alcuni ministeri come quello per la Famiglia e la Natalità, perché bisogna tornare a mettere al mondo figli senza tanti problemi». Una richiesta fin troppo importante quella del segretario della Lega che ha voluto fare un vero e proprio appello. Una richiesta che non è passata affatto inosservata.
Anche se l’atmosfera che si è respirata all’interno della sala comunale ‘Aldo Moro’, come spiega Stefano Cappellini sul quotidiano ‘La Repubblica‘, non era per nulla delle migliori. Basti pensare che i partecipanti hanno alzato la voce puntando il dito contro le scelte fatte dal partito nel corso degli ultimi anni. Partendo dall’appoggio nei confronti del governo Draghi fino ad arrivare all’abbandono di alcune battaglie come quelle sull’Autonomia.