Ecco i nomi caldi, chi ha già incassato una chiamata e chi invece sarà tagliato: Giorgia Meloni colloca le ultime caselle.
C’è chi sale e chi scende, chi rimarrà di certo deluso, chi ha fatto un passo indietro in nome della coalizione e dell’unione del nuovo governo e chi invece scala posizioni. Giorgia Meloni si è detta ottimista sulla formazione della squadra che governerà l’Italia, ed è determinata a collocare le ultime caselle.
C’è chi sottolinea che sia preoccupata per le emergenze che in questa fase stanno mettendo in ginocchio l’Italia, per i dossier continui che sottolineano difficoltà e con esse interventi rapidi, e tutto ciò si intreccia con una squadra di governo da fare al più presto per iniziare a lavorare. Ecco quindi che iniziano a delinearsi le scelte. Per il Tesoro la Meloni sembra essere intransigente. Vuole un tecnico, una figura inattaccabile, in grado di unire, ma la prima scelta, ricaduta su Fabio Panetta, sembra essere stata rispedita al mittente. Si fa largo quindi l’ipotesi di affidare la casella fondamentale all’ad di Cdp Dario Sciannapico, ma non è tramontata l’ipotesi di affidare tutto nelle mani di Domenico Siniscalco.
Toto-ministri: molte caselle ancora scoperte
Tanti nodi da sciogliere in una fase molto delicata in cui scontentare qualcuno potrebbe trasformarsi in un passaggio pericoloso. Per la Difesa spunta quindi il nome di Luciano Portolano, che è dietro però a quelli di Adolfo Urso ed Edmondo Cirielli, mentre per il Viminale, che rappresenta una scelta cruciale, il prefetto di Roma Matteo Piantedosi potrebbe annullare le ambizioni di Matteo Salvini.
Per la Giustizia Carlo Nordio avanza ma resta molto credibile la candidatura di Giulia Bongiorno, mentre agli Esteri sembra ormai consolidata la posizione di Tajani. Avanza intanto Lucia Borgonzoni per la Cultura, mentre un’altra figura femminile, quella di Licia Ronzulli, sarebbe tagliata fuori dalla corsa al Ministero della Salute, per il quale restano in corsa Guido Rasi e ancora di più Francesco Rocca. Tanti sono i nodi quindi da sciogliere. La sensazione è che nella prossima settimana arriveranno le indicazioni definitive per dare risposte immediate ad una nazione in affanno e ai tanti dossier che si accatastano e saranno responsabilità del nuovo esecutivo.