La crisi del gas impone scelte delicate, ma Coldiretti analizza un dato che alza realmente il livello d’allarme.
Un segnale di povertà crescente? La risposta è affermativa, e la stima di Coldiretti lascia per certi versi a bocca aperta. La rinuncia, a causa della crisi che sta mettendo in ginocchio le famiglie, è di quelle pesanti.
Sembra di essere tornati nei periodi più bui, perché quando si parla di cibo, di possibilità di mettere in tavola pietanze, e di rinunce di questa portata, l’allarme non è affatto da sottovalutare. Arriva infatti un dato di quelli che fanno riflettere, e fornisce la vera dimensione dell’impatto che ha avuto la crisi energetica in Italia. Solo il 27% delle famiglie interpellate ha dichiarato di non aver cambiato le proprie abitudini in questo periodo. Tre italiani su quattro invece hanno dovuto rivedere le proprie consuetudini alimentari, ma uno su 5 si è detto costretto ad una rinuncia pesantissima, che dovrà necessariamente trasformarsi in una riflessione immediata sugli scenari futuri.
L’indagine portata avanti da Coldiretti non va sottovalutata. Emerge infatti un quadro preoccupante, fotografato in un dato da approfondire. A causa della crisi energetica un italiano su 5 (il 19% per l’esattezza), per risparmiare ha scelto di rinunciare totalmente ai fornelli, cucinando di meno e scegliendo pietanze che non necessitano di alcuna cottura.
Quando si parla di cibo e rinunce la vicenda non va sottovalutata, perché i tagli delle famiglie ora riguardano beni di prima necessita, ma anche perché a questi numeri si intreccia un altro dato ugualmente preoccupante. Il 53% delle persone ascoltate ha infatti chiarito di aver adottato molti accorgimenti per non rinunciare ai cibi cotti tentando di ridurre l’utilizzo dei fornelli. Numeri che sollevano un problema non da poco, con una prima risposta in arrivo dai cuochi di Campagna Amica. Da loro arriva infatti un vademecum sull’uso delle stoviglie e sulle cotture dei cibi che può in qualche modo tornare utile per ridurre le spese dei cittadini.