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Cronaca

Delitto dell’Olgiata, Manfredi Mattei lancia una iniziativa senza precedenti

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Francesco Spagnolo

A distanza di ormai 11 anni dalla soluzione del delitto dell’Olgiata, Manfredi Mattei, figlio di Alberica Filo della Torre, ha lanciato una iniziativa senza precedenti. Ecco di cosa si tratta.

Era il 2011 quando veniva risolto definitivamente il delitto dell’Olgiata, uno dei gialli più famosi e chiacchierati in tutta Italia e non solo a Roma. Un giallo durato 20 anni visto che la contessa Alberica Filo della Torre fu uccisa il 10 luglio 1991, poche ore prima dell’anniversario del matrimonio.

Manfredi Mattei a sorpresa lancia una iniziativa a sorpresa (foto Youtube/Ansa)

Alla fine ad essere arrestato fu il domestico filippino. E a distanza ormai di 21 anni da quel giorno il figlio della contessa, Manfredi Mattei, ha deciso di lanciare una iniziativa senza precedenti anche per cercare di non avere più casi come quelli che hanno riguardare la madre.

In particolare, come riportato dal Corriere della Sera, il figlio di Alberica Filo della Torre ha deciso di dare vita ad un concorso-premio, con tanto di bando del valore di 20mila euro, con l’obiettivo di sostenere e formare professionisti forensi e giuridici proprio per non ripetere altri casi come quello della madre.

Manfredi Mattei: “Gli errori commessi furono eclatanti”

Manfredi Mattei ritorna sul caso dell’omicidio della madre (foto screenshot video Youtube)

Al Corriere della Sera Mattei ha confermato che l’obiettivo è quello di riuscire a formare persone in grado di analizzare meglio eventuali casi e naturalmente non commettere gli stessi sbagli fatti ormai 30 anni fa.

Gli errori furono eclatanti – ha ribadito – gli inquirenti non badavano ad altro che finire sui giornali. Il filippino parlò con un ricettatore dopo l’omicidio e quella conversazione non fu sbobinata e neanche tradotta. Sarebbe bastato chiamare un interprete per risolvere il giallo. Per non parlare degli esami superficiali sulla macchina di sangue sul lenzuolo fatti dai consulenti della Procura. E’ stato necessario aspettare 20 anni per sapere che quella traccia apparteneva al filippino. Nel frattempo gli inquirenti, correndo dietro a piste inesistenti su fondi neri di mio padre mai esistiti, organizzavano le loro trasferte costosissime all’estero, in alberghi a 5 Stelle, dal Lussemburgo a Hong Kong“. E proprio per questo motivo il figlio della contessa ha deciso di lanciare il concorso-premio.

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Francesco Spagnolo