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Cronaca

Elezioni in Austria: irrompe il Partito della Birra

Published by
Mauro Simoncelli

Nato per scherzo nel 2014, il Partito della Birra del musicista punk Dominik Wlazny si è classificato terzo alle elezioni nazionali

Ideato nel 2014, ma senza rappresentanza fino al 2020, il Bierpartei sta facendo parlare di sé per i risultati sorprendenti ottenuti in quest’ultima tornata elettorale dove è risultato il terzo partito più votato in assoluto.

Dominik Wlazny leader del Partito della birra austriaco – Ansa foto

Nello scorso weekend i cittadini austriaci sono stati chiamati alle urne per decidere le sorti del Paese e la vittoria è andata al presidente uscente, Alexander Van der Bellen. Secondo le proiezioni dell’istituto SORA, con il 95 per cento delle schede conteggiate, Van der Bellen ha ottenuto il 56,1 per cento dei voti.

Un partito nato per gioco

“Sono sopraffatto. Sono arrivato terzo in queste elezioni, a Vienna sono arrivato secondo dopo Van der Bellen, davanti all’FPÖ, queste le parole commosse di Dominik Wlazny, fino a pochi anni fa cabarettista rockettaro con lo pseudonimo Dr. Pogo, ma oggi leader del Partito della Birra alla fine dello spoglio delle schede elettorali che assegnava un incredibile 8,4% al movimento nato quasi per gioco, poco meno di 10 anni fa. Il risultato è stato ben oltre di quanto sperato, considerato che i principali sondaggi davano Wlazny votato al massimo dal 5% degli elettori. Gli austriaci si sono però schierati con il progetto satirico fondato nel 2014 da Wlazny, un personaggio punk in tutto e per tutto.

Un movimento birrocratico

Medico con una passione per la musica punk e dalla grande ironia, Dominik Wlazny ha deciso di abbandonare il camice e seguire la carriera della sua band, i Turbobier. Proprio a una canzone della sua band Der Bierpartei’ si deve l’idea e il nome per il partito che nel 2020 è riuscito a fare eleggere 11 consiglieri nel distretto di Vienna. Il Bierpartei si definisce un “movimento birrocratico” e punta a instaurare una “birrocrazia” fondata sulla libertà di opinione e di scelta delle birre da bere, e promuove le proprie idee attraverso video satirici, rivolgendosi a chiunque abbia voglia di cambiare lo status quo. Tra le sue proposte c’è la creazione di una fontana di birra nel centro storico di Vienna, la fornitura mensile di un fusto di birra a tutte le famiglie austriache, l’abolizione delle tasse sulle bevande in bar e locali, sostegni speciali per le “persone con meno talento nel bere”, l’imposizione di test attitudinali obbligatori per i politici, la predisposizione di aiuti di stato a favore del settore culturale. Unica, grande opposizione, viene fatta a chi beve la Radler, bevanda mix di birra e limonata, al centro dello slogan del partito: “Vivi e lascia vivere (tranne i bevitori di Radler)”.

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Mauro Simoncelli