Gabriele Natalizia in esclusiva ai nostri microfoni: “In caso di guerra nucleare, gli Stati Uniti devono rispondere. Ecco perché”.
In Ucraina si continua a combattere e nelle ultime ore c’è stata una nuova escalation del conflitto con l’attacco della Russia su dieci città ucraine. La nostra redazione ha contattato Gabriele Natalizia, professore di Relazioni internazionali all’Università Sapienza di Roma e coordinatore del Centro Studi Geopolitica.info, per fare il punto della situazione.
“Il mese di settembre ha visto una controffensiva ucraina nella regione del Donbass che ha permesso a Kiev di liberare una porzione di territorio pari a Sardegna e Sicilia – ha detto Natalizia ai nostri microfoni – questo ha galvanizzato le forze armate ucraine e convinto il governo guidato da Zelensky a colpire obiettivi simbolici del potere russo. Allo stesso modo l’Ucraina ha dato di poter colpire anche il territorio russo“.
Il coordinatore del Centro Studi di Geopolitica.info ha anche detto che “l’esplosione che ha colpito il gasdotto Nord Stream rappresenta un danno per la Russia. Non conosciamo il responsabile, ma è stato un danno incredibile per Mosca dal punto di vista economico e politico“.
Natalizia ai nostri microfoni ha ribadito che “noi non possiamo prevedere il futuro, ma queste azioni portate avanti dal governo e forze armate ucraine hanno messo in un angolo Putin e il presidente russo inizia a vedere il suo potere non saldo come prima. Da una parte alcuni membri dell’intelligence considerando questa guerra un fallimento, dall’altra parte parte dei suoi fedelissimi vorrebbero uscire dal conflitto. Ma come il pugile messo all’angolo deve uscire utilizzando tutte le armi a disposizioni e la Russia di Putin rischia di fare questo“.
“Al momento è davvero complicato tornare indietro – ha ribadito il professore di Relazioni internazionali all’Università Sapienza di Roma – perché le parti hanno colpito obiettivi sensibili e perché il conflitto ha avuto una forte ideologizzazione“.
Natalizia ha confermato che l’unica a poter scatenare la guerra “potrebbe essere la Russia. Per il momento si tratta di uno scenario possibile visto che anche dal Cremlino hanno detto che è molto difficile. Una cosa è certa: se ci sarà un attacco nucleare, gli Stati Uniti devono assolutamente rispondere rispondere. Lo hanno promesso e quindi se vogliono far credere la loro parola non possono fare altro“.