Vertice Berlusconi-Salvini, il Cav vuole Tajani agli esteri e un dicastero per Ronzulli

Resta anche il nodo della presidenza delle camere. La Lega insiste per Calderoli, ma FdI porta avanti La Russa. Giovedì si decide

Trattative a non finire. Non proprio il massimo per Giorgia Meloni che aveva fatto capire che le cose si dovevano fare in modo diverso, per questo spesso faceva il riferimento a “persone di altro profilo” e durante la campagna parlava di “merito”. Ma la politica è anche questo e lei lo sa bene, forse più dei due “volponi”. Berlusconi vede Salvini e non molla la presa: un ministero di primo piano per Antonio Tajani (probabilmente gli Esteri) e uno con portafoglio più “leggero” per Licia Ronzulli: magari il Turismo, con annesso lo Sport, anche se su quest’ultimo si vuole riflettere bene.

Il presidente
Berlusconi, Salvini e Lupi il giorno prima della vittoria alle elezioni (Ansa)

Sul tavolo ci sarebbe pure la richiesta del ministero della Giustizia, per i quali i nomi di Fi in pista sono quelli di Maria Elisabetta Casellati e Francesco Paolo Sisto. Ecco i desiderati del Cavaliere, rivelati a Salvini nel corso di un incontro che si è tenuto a Villa Grande. La trattativa è ancora in alto mare e si intreccia con quella per le presidenze delle Camere: la Lega oggi ha rilanciato il nome di Calderoli per la presidenza del Senato ma fonti di Fdi fanno sapere che l’opzione forte resta quella di Ignazio La Russa.

Giorgetti proposto all’Economia. Giovedì l’elezioni dei presidenti delle Camere

Il candidato
Il candidato alla presidenza del Senato Ignazio La Russa (Ansa)

La soluzione, almeno in apparenza sembra lontana, anche se ultimamente le voci di dissidio sono state subito cancellate. Un passo in avanti l’ha fatto la Giorgia Meloni proponendo per il Mef la candidatura del leghista Giancarlo Giorgetti. Il Carrocciosi è detto “onorato” per il riconoscimento di avere al proprio interno figure qualificate per il dicastero dell’Economia.

Fratelli d’Italia si è messa nella condizione di essere sì disposta ad accettare il ministero di via XX settembre anche se la Lega si riserva la facoltà di indicare lei stessa, eventualmente l’inquilino che dovrà occuparsi dell’economia. Giorgia Meloni, che voleva qualche tecnico di rilievo si sta scontrando con qualche no di troppo, vedi Fabio Panetta, membro del board della Bce, che ha l’obiettivo di arrivare in cima alla Banca Centrale e non vorrebbe precludersi questa possibilità. Si vedrà. Domani potrebbe esserci un vertice a tre fra Meloni, Berlusconi e Salvini. Giovedì, poi, il delicato e primo passaggio delle elezioni dei presidenti delle due Camere: deputati e senato

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