I Carabinieri hanno scoperto una casa d’appuntamenti che offriva anche molto altro ai “clienti”: scattano le manette.
Non si erano fermati neanche durante la pandemia. Troppo alta la richiesta, troppo frequenti gli incontri nella casa d’appuntamenti che è stata al centro di una irruzione da parte dei Carabinieri.
La Compagnia di Settimo Torinese, nel blitz effettuato dopo una lunga indagine, ha trovato circa una decina di ragazze all’interno dell’appartamento a luci rosse, ma anche gli altri sospetti sono stati confermati. I “clienti” chiedevano anche altro ed erano accontentati, e a far partire l’indagine, circa un anno e mezzo fa, fu proprio la denuncia di una donna. Si presentò davanti ai Carabinieri affermando di essersi prostituita varie volte all’interno della casa di un suo amico. Sarebbe lui il presunto gestore della casa d’appuntamenti, nella quale i militari dell’arma hanno trovato anche altro.
Circa dieci donne, ma anche sostanze stupefacenti. All’interno della casa d’appuntamenti scoperta a Torino circolava tanto crack. Era fornito dal ‘padrone di casa’ attraverso alcuni spacciatori. Veniva utilizzato insieme alle ragazze da molti clienti, e il via vai, dopo la denuncia, ha insospettito i Carabinieri che hanno portato a termine il blitz. Nell’operazione sono state quindi eseguite quattro misure cautelati. Due persone sono finite direttamente in carcere, una agli arresti domiciliari, mentre per una è stato emesso l’obbligo di dimora fra le misure richieste dalla Procura ed emesse dal Gip di Torino.