Berlusconi, cronaca di una giornata amara: dal vaffa alla sconfitta su La Russa

Il leader di Forza Italia è il grande sconfitto di giornata. Ma nelle dichiarazioni si dice: “soddisfatto per l’elezione di un amico come lui”

Silvio Berlusconi si aspettava certamente un primo giorno completamente diverso per il suo ritorno al Senato dopo nove anni di assenza. Il Cavaliere ha visto il pieno successo su tutta la linea di Giorgia Meloni, capace di far eleggere Ignazio La Russia al primo scrutinio, nonostante il mancato appoggio di Forza Italia. L’esponente di Fratelli d’Italia ha incassato un inaspettato sostegno dall’opposizione, che gli ha consentito di raggiungere 116 voti, superando la quota necessaria per l’elezione (104 voti necessari).

ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Berlusconi ha vissuto una giornata difficile. Alla base dello strappo, il tentativo di trovare un accordo su Licia Ronzulli. Il Cavaliere ha continuato ad insistere, chiedendo un Ministero per l’esponente di Forza Italia, ma da Giorgia Meloni si è alzato un vero e proprio muro. L’obiettivo di Berlusconi era chiaro: dimostrare a Fratelli d’Italia che senza i voti di Forza Italia sarebbe stato impossibile mantenere in vita il Governo. Ma l’obiettivo non è stato raggiunto ed ha portato il leader di FI a manifestare un grande nervosismo: in un faccia a faccia con La Russa, le telecamere lo hanno immortalato mentre lo mandava a quel paese.

Giorgia Meloni ha dimostrato di poter fare a meno di Forza Italia. “Per me quello che contano sono i risultati, mi pare che i risultati dicano con chiarezza che sono intenzionata a dare a questa nazione, se ne avrò occasione, un governo autorevole. Non intendo fermarmi di fronte a questioni che sono secondarie”. Berlusconi è stato il grande sconfitto di questa prima giornata della nuova legislatura. Forzare la mano non è servito a nulla e ora sarà chiamato necessariamente a cambiare rotta, per poter continuare a far parte dell’attuale coalizione di Governo. Nelle dichiarazioni successive all’elezione di La Russa, ha già provato a cambiare rotta: “La sua elezione non è stato uno smacco per noi di Forza Italia, Sono lieto che sia stato eletto un amico come lui”. Così Silvio Berlusconi a Corriere.it. “Il governo non parte male, era solo necessario dare un segnale”. Che però sembra piuttosto chiaro.

 

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