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Politica

Chi è Riccardo Molinari: il predestinato che viaggia verso Montecitorio

Published by
Paolo Colantoni

A 39 diventerebbe il secondo presidente della Camera più giovane della storia. Ecco la storia politica di un predestinato

Chi lo conosce bene ha coniato per lui il termine “predestinato”. Riccardo Moinari non solo si appresta a diventare il secondo presidente della Camera più giovane della storia (battuto solo da Irene Pivetti, che nel 1994, all’epoca del primo Governo Berlusconi, si insidiò sulla poltrona più alta di Montecitorio a 31 anni, otto in meno di lui), ma nonostante la giovane età ha già alle spalle una discreta storia politica, fatta di scelte importanti, condite dalla capacità di far breccia nel cuore dei suoi collaboratori più stretti.

Riccardo Molinari_ ecco chi è il possibile presidente della Camera – Ansa –

Laureato in giurisprudenza, non ha mai svolto la funzione di avvocato. Sin da giovanissimo infatti, ha iniziato con successo la carriera politica, che lo ha portato a ricoprire, all’interno della Lega, ruoli sempre più importanti, che lo hanno fatto crescere nel giro di pochi anni. Molinari ha saputo legare con gli esponenti del suo partito e diventare un interlocutore credibile per gli avversari politici. Nonostante la giovane età è sul palcoscenico politico da tanti anni. La prima tessera della Lega l’ha avuta ad Alessandria a 16 anni, iniziando un avventura che lo ha portato in breve tempo a ricoprire ruoli sempre più importanti.

Nel 2010 è stato consigliere regionale,  con 5014 preferenze, ricoprendo prima l’incarico di Vicepresidente del Consiglio Regionale e poi di Assessore Regionale con deleghe agli Enti Locali, Sicurezza, Polizia Locale e Università, poi è passato al Comune di Alessandria, dove nel 2017 ha ricoperto il ruolo di assessore comunale. Poco prima aveva sconfitto Gianna Gancia (moglie di Roberto Calderoli) nella corsa alla conquista  della segreteria della Lega Piemonte. Dopo aver svolto con successo incarichi a livello regionale, Molinari ha fatto il grande salto politico. Alla prima legislatura da deputato è stato investito subito del delicato ruolo di capogruppo, raccogliendo nel 2018 il testimone da Giancarlo Giorgetti passato a fare il ministro nel governo Conte I.

Rieletto ad Alessandria

Alle elezioni politiche del 2022 viene ricandidato alla Camera, per la coalizione di centro-destra nel collegio uninominale Piemonte 2 – 01 (Alessandria), oltreché, come capolista, in due collegi plurinominali del Piemonte. Viene eletto all’uninominale con il 52,52% dei voti, superando Federico Bodo del centrosinistra (24,94%) e Antonella Scagnetti del Movimento 5 Stelle (9,49%).

 

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Paolo Colantoni