Napoli, Marco D’Amore estasiato: “Sogno in grande, il Triplete perché no?”

L’attore ha parlato in esclusiva a Notizie.com e ha commentato il momento magico della sua squadra del cuore: “Spalletti il vero capitano”.

Si sogna. Lo si fa ad occhi aperti, senza paura di svegliarsi perché questa è la realtà. Napoli on fire, Luciano Spalletti guida un gruppo disciplinato e spiritato allo stesso tempo. Come fa un tifoso a non farsi travolgere dall’esaltazione? Primo posto in campionato, girone di Champions a punteggio pieno, ieri un’altra batosta data all’Ajax. Gli olandesi giocano bene? Il Napoli lo fa meglio, decisamente meglio.

Marco D'Amore Napoli
Marco D’Amore, tifosissimo del Napoli, ha parlato in esclusiva a Notizie.com (Ansa Foto)

Marco D’Amore, ieri al “Maradona” per l’ennesimo poker stagionale della squadra del cuore, non pone limiti all’euforia che travolge l’ambiente: “Io sogno sempre, i sogni non me li può togliere nessuno. Se mi chiedono dello Scudetto, io oggi rispondo che sogno il Triplete. Campionato, Champions League e Coppa Italia. Poi magari arriviamo quarti in Serie A, un super club ci butta fuori dalla Champions e in Coppa Italia ci eliminano subito. Ma oggi voglio sognare il massimo”.

I cambiamenti, come l’attore commenta in esclusiva a Notizie.com, si sono trasformati in miglioramenti: “Non ero tra i più scettici in estate, credevo nella lungimiranza della società. Certo, ho patito addio di grandi calciatori e amici come Mertens, Insigne, Ghoulam e Koulibaly. Erano uomini di campo e di spogliatoio. Pensavo non si potesse magari raccogliere tutto nell’immediato, avevo speranze nel futuro. Invece in poco tempo si è saldato tutto, i calciatori sono riusciti a connettersi subito, è bellissimo”.

Marco D’Amore: “Rispetto e tradimento delle regole, così si va lontano”

Marco D'Amore
Marco D’Amore, “Ciro” in Gomorra, si sta esaltando per questo inizio di stagione del Napoli (Ansa Foto)

Contro l’Ajax è stato un altro show. Gara subito in discesa con Lozano, è tornato al gol anche Osimhen, appena rientrato dall’infortunio muscolare. “Ho avuto la fortuna di poter essere allo stadio”, prosegue D’Amore ai nostri microfoni. “Sono tornato a sancire il mio personale tabellino, non ho mai perso in Champions! Ho incontrato la squadra dopo la partita, ho aspettato e parlato coi ragazzi. Sono estasiato dalla sventatezza e dalla scelleratezza giovanile. Un mix incredibile di comprensione e tradimento delle regole imposte da Spalletti, il vero captano. I giocatori hanno capito i compiti, poi però lasciano spazio alla creatività e all’estro del momento. Così ci sono sempre le condizioni per mangiarsi le partite e le avversarie. È un segno biologico di questa squadra”. DNA da super Napoli.

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