Carote, meglio mangiarne o berle? Per gli esperti nessun dubbio

Probabilmente è la domanda che tutti si sono posti fino ad ora per quanto riguarda le carote: c’è chi dice che è meglio berle piuttosto che mangiarne o viceversa. Fatto sta che la risposta è arrivata da parte di un team di esperti 

L’autunno è arrivato da un paio di settimane. Per molti significa solamente una cosa. influenza. Ovviamente, con l’avvento del Covid da più di due anni e mezzo la situazione è completamente cambiata visto che non si capisce mai se uno è raffreddato oppure è stato contagiato dal virus. L’unica cosa certa è che, quando affrontiamo questo periodo particolare della stagione, le nostre difese immunitarie sono in pericolo oltre che ad essere sotto attacco.

Le carote è meglio berle o mangiarne?
Carote, meglio berle o mangiarne? (screenshot video YouTube)

Ed è per questo motivo che arriva la risposta che tutti stavano aspettando. Per proteggerci da ciò è importante nutrirsi di carote. Mangiarle fa più che bene. Non a caso stiamo parlando di uno degli ortaggi più consumati quando decidiamo di sottoporci ad una dieta. Il motivo per cui lo consumiamo è molto semplice: sia per la sua versatilità che per il sapore gradevole. Anche se in molti, a quanto pare, non sapevano di una cosa in particolare.

Carote, meglio berle o mangiarne? La parola agli esperti

Bere il succo di carote fa più che bene
Succo di carote (screenshot video YouTube)

A cosa ci stiamo riferendo? Questo tipo di ortaggio è meglio berlo sotto forma di succo. Così come va bene anche mangiarle sia crude che cotte. Non solo: per chi non lo sapesse le carote sono ricche di acqua e sono un importante stimolo per quanto riguarda la diuresi. Il sistema immunitario devono ringraziarle infinitamente per un semplice motivo. Quale? L’importante presenza della vitamina ‘C’.

Le sorprese, però, non sono affatto finite qui visto che hanno altri benefici in merito. Stiamo parlando di una ottima fonte di vitamine del gruppo B (specialmente B1, B2 e B6). A confermarlo sono alcuni esperti in materia che hanno pubblicato uno studio sul ‘Journal of Immunology Research‘. Se si ha una carenza si inibisce la crescita delle cellule T. Di conseguenza i linfociti tendono a regolare la risposta immunitaria.

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