Meteo, cambiamenti sostanziali in arrivo: c’è una data

Il meteorologo Mario Giuliacci ha delineato il quadro delle previsioni del prossimo periodo: in Italia ci si deve preparare a un profondo mutamento. Questo avverrà principalmente nelle regioni centro-settentrionali, ma coinvolgerà anche il Meridione

Tutti pronti per un cambio netto della temperatura e, di conseguenza, del guadaroba. Lo assicura il meteorologo Mario Giuliacci, che preannuncia “cambiamenti importanti” nei prossimi 10 giorni. Il sole prevalente e il clima più caldo del solito in riferimento al mese di ottobre si appresta a cedere il passo, con domenica 16 ottobre come giorno potenziale di questo switch.

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In arrivo un drastico cambio meteo in Italia a partire dal 16 ottobre secondo il meteorologo Giuliacci (Ansa)

Questo perché l’Italia sta per essere travolta da un vortice ciclonico mediterraneo e questo influenzerà il meteo a partire dall’inizio della prossima settimana, con effetti importanti su molte regioni. Il mutamento climatico in realtà è già iniziato da lunedì 10 ottobre per via di un vortice di bassa pressione di origine mediterranea, sospinto da masse d’aria di origine polare.

Meteo, cambiamenti sostanziali in arrivo in Italia

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Le precipitazioni intense e costanti provocheranno un allarme alluvione (Ansa)

Si tratta dell’inizio di un peggioramento a livello termico e di precipitazioni. Le temperature caleranno infatti in  modo drastico, scendendo ben al di sotto di quelle medie di riferimento, in modo particolare nelle zone dell’Italia centro-settentrionale. I rischi peggiori riguardano però i fenomeni temporaleschi, che saranno intensi e persistenti: da qui il pericolo che, se prolungati nella stessa zona, possano generarsi alluvioni. Non è ancora finita, perché per il movimento delle correnti il vortice richiamerà aria molto calda meridionale che, dopo aver attraversato il mare, si caricherà di umidità. Un mix che potrebbe portare anche a eventi metereologici estremi. Non è quindi da escludere che avvengano precipatazioni abbondanti pure nelle zone meridionali, soprattutto sulle isole e sulle regioni tirreniche.

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