Il noto giornalista e scrittore contro il leader di Forza Italia, dopo il primo giorno al Senato e il mancato appoggio a La Russa
Per molti è stato il grande sconfitto della prima giornata della nuova Legislatura. Silvio Berlusconi ha cercato di ostacolare l’elezione di Ignazio La Russa, ma il suo tentativo è risultato vano. L’atteggiamento del leader di Forza Italia non è passato inosservato ed ha portato cronisti e addetti ai lavori ad una valutazione ampia del suo operato. Marcello Veneziani, giornalista e scrittore, ha criticato aspramente l’operato del Cavaliere.
Senza troppi giri di parole Veneziani c’è andato giù pesantemente: “Che brutta fine, indecorosa, ha fatto Berlusconi”, ha scritto sul suo profilo Facebook. “Che fosse un egoarca che riduce il mondo a un gigantesco Fatto Personale, lo sapevamo. Ma anni fa, insieme a questo suo pessimo vizio, c’era anche la sua straordinaria capacità di imprenditore e di monarca politico, la sua generosità e il suo intuito. Ora gli è rimasto solo il peggio. Quella maschera ridente, quell’ologramma grottesco, non pensa ad altro che a sé e ai suoi assistenti”.
Veneziani spiega gli errori di Berlusconi. “Ha chiesto tre ministeri per la sua persona: la giustizia, perché lui ha ancora i conti aperti, la comunicazione, perché tocca le sue tv, e la Ronzulli sua infermiera politico-ludica elevata al rango di ministro. E non avendo avuto la promessa che la suddetta statista avrebbe avuto il ministero che pretendeva, ha sporcato il primo atto politico di questa legislatura, non facendo votare La Russa. E dire che lo avevano assecondato anche nel suo ridicolo delirio di fare il Capo dello Stato”.
Veneziani prova poi a guardare oltre. “Ora, chissà cosa succederà al prossimo governo. Di La Russa, del mistero dei suoi soccorritori dalle opposizioni e delle incognite sul governo ne riparleremo presto. Ma una cosa possiamo già dire: Berlusconi ha finito in bruttezza la sua parabola. Gli sopravvive malamente solo la sua torva controfigura. Amen”.