Molti comuni italiani hanno finanziato l’erogazione delle nuova tranche di aiuti economici a sostegno delle famiglie in stato di disagio economico
Ci sono ottime notizie per le famiglie italiane, soprattutto per quelle più numerose, a cui sarà data la possibilità di poter accedere ai nuovi Bonus spesa per fronteggiare i fortissimi rincari dovuti al conflitto Russia Ucraina. Questi pacchetti di aiuti erano stati introdotti per sostenere le famiglie italiane nel periodo di pandemia, ora sono tornati alla ribalta anche nell’ultimo periodo grazie al decreto Aiuti bis.
I bonus spesa tornano per aiutare le famiglie in difficoltà e arrivano insieme a un altro pacchetto di aiuti riservato direttamente ai dipendenti di aziende che possono arrivare a elargirli sotto forma di fringe bonus, fino a 600 euro.
Bonus per aiutare le famiglie in difficoltà
Il momento particolarmente delicato per i cittadini italiani ha portato lo Stato a elargire, sfruttando l’ultimo decreto del Aiuti bis, altri aiuti soprattutto per le famiglie in difficoltà, dato l’aumento fuori norma di tutte le bollette energetiche che ha portato anche a un aumento del costo del normale carrello della spesa. Gli ultimi mesi particolarmente duri hanno spinto quindi numerose amministrazioni comunali a erogare una nuova tornata di Bonus spesa, predisponendo bandi di concorso a cui si può accedere solo rispettando particolari requisiti. Si tratta di quei Bonus spesa, erogati grazie ai fondi dell’Ex governo Draghi, che hanno già aiutato le famiglie a fronteggiare la crisi derivante dagli effetti dell’emergenza epidemiologica da virus Covid-19, e che ora vengono messi di nuovo in campo per fronteggiare il caro vita derivante dagli effetti della crisi Russia Ucraina.
Come funziona il bonus spesa
Per poter accedere ai nuovi voucher da 600 euro è necessario essere residente del comune che ha aderito all’iniziativa, non possedere alcun reddito continuativo e nessuna forma di sostentamento reperibile attraverso accumuli bancari o postali e non ricevere già altre forme di sostegno pubblico, tipo il reddito di cittadinanza. Il Bonus spesa è erogato sulla base di una graduatoria e può variare da un minimo di 300 euro a un massimo di 800 euro a seconda della composizione del nucleo familiare, spendibile poi in tutti i negozi, ad esempio di generi alimentari o farmacie, che aderiscono all’iniziativa, resi noti sul portale dello stesso comune.
I fringe benefit
Altro contributo da 600 euro introdotto dal Decreto Aiuti bis è quello che prevede la possibilità per le aziende italiane di concorrere alle spese dei propri dipendenti per contrastare gli effetti del caro bollette. Il decreto, infatti, ha tra le misure la modifica alla soglia di non concorrenza reddituale del fringe benefit, che viene innalzata per il 2022 a 600 euro. I fringe benefit possono essere definiti come “compensi in natura” perché appunto non vengono erogati sotto forma di denaro, ma come beni e servizi comunque reali all’interno della busta paga e che possono essere utilizzati dal lavoratore per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 600. Insomma una bella boccata d’ossigeno per molte famiglie in difficoltà nel gestire questi aumenti improvvisi dei beni primari.