Durante una lunga intervista ai microfoni di SkySport, il centravanti del Manchester City ha lasciato tutti senza parole.
Ormai sono finiti da tempo gli aggettivi per descrivere Erling Haaland. Semplicemente non è umano, proprio come dimostrano i suoi numeri. Da quando ha iniziato la sua esperienza al Manchester City, le statistiche sono addirittura migliorate. Segno evidente che il livello del campionato non rappresenti un fattore determinante. Nelle prime nove giornate di Premier League sono 15 i gol messi a segno dal centravanti norvegese: uno ogni 51 minuti giocati. E la media si abbassa ancor di più prendendo in considerazione le tre partite di Champions League in cui ha segnato 5 reti. In questo caso la media è di un gol ogni 41 minuti.
La vita però è piena di momenti decisivi, anche Erling lo sa. E quando si è davanti a una scelta non si può sbagliare. Come quando si va dal dischetto. Se il pallone pesa troppo, c’è sempre qualcuno pronto a darti una mano. E proprio su questo argomento, rispondendo a una domanda di SkySport Uk, Haaland ha rivelato su chi ricadrebbe la scelta: “A chi affiderei il rigore della mia vita? A me stesso, perché mi fido molto delle mie capacità. Altrimenti scelgo Mario Balotelli, perché forse era il migliore che abbia mai visto. Era davvero un bravo ragazzo. Me o lui“.
Nella lunga intervista concessa, Haaland ha parlato di tanti argomenti, dalla vita professionale a quella privata. Un’altro argomento trattato è stato quello abbastanza apocalittico del rimanere su un isola deserta. Chi porterebbe Haaland? Anche in questo caso il centravanti del Manchester City sembra avere pochi dubbi: “Oltre ai miei genitori, per l’ottima cucina norvegese, vorrei con me anche De Bruyne“.