Momenti di altissima tensione quelli che hanno vissuto alcuni agenti della polizia penitenziaria in carcere: gli stessi sono stati presi in ostaggio da alcuni detenuti. Altri episodi si sono verificati all’interno dello stesso
Sembrava la scena di un film drammatico, ed invece è accaduto realmente. Ci troviamo in Campania, precisamente nel carcere di Avellino dove due agenti di polizia penitenziaria hanno vissuto dei momenti da incubo. Gli stessi sono stati presi in ostaggio da altrettanti detenuti. Subito dopo che gli agenti erano stati bloccati dai delinquenti nel reparto di isolamento si è verificata una vera e propria rissa.
Non è finita qui visto che, sempre in quel momento, un altro detenuto (con evidenti problemi psicologici) ha tentato di lanciarsi nel vuoto salendo sul tetto minacciando di buttarsi giù. A lanciare l’ennesimo allarme e a diffondere la notizia ci ha pensato direttamente il segretario generale del Sappe, Donato Capece, ovvero il sindacato autonomi degli agenti penitenziari.
Ovviamente le sue parole non possono essere di certo al miele per quanto riguarda la prigione irpina visto che l’ha descritta come: “una polveriera pronta a esplodere“. Cosa è successo di preciso? A raccontarlo è statala vice segretaria regionale dell’associazione, Maria Ana Argenio, che lavora in un altro carcere: quello di Secondigliano (in provincia di Napoli).
Il tutto si è verificato venerdì 14 ottobre verso le 10 del mattino. Protagonisti (in negativo) di questa vicenda sono due detenuti: uno pugliese ed un altro campano. Hanno preso in ostaggio due agenti minacciandoli con coltelli che hanno ricavato da lamette da barba, fino a barricarsi all’interno del reparto di isolamento. Si è avviata una vera e propria trattativa per il rilascio dei poliziotti, che si è verificato grazie all’intervento da parte di altri colleghi che li hanno salvati. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
Non è finita qui visto che nel carcere è scoppiata una rissa tra detenuti. C’è voluto molto tempo affinché tornasse la calma. Infine il detenuto con problemi psicologici ha minacciato di lanciarsi nel vuoto. Fortunatamente non è accaduto visto che un agente lo ha convinto a non farlo. Nel frattempo arriva l’allarme lanciato dal Sappe, ovvero che nel carcere irpino servirebbero almeno una cinquantina di agenti in più. Ce ne lavorano 160, decisamente troppo pochi. Non si tratta affatto della prima volta che lanciato questo tipo di appello.