Google ci ripensa: novità importanti sull’app Truth di Trump

Dopo aver inizialmente vietato la sua presenza sul Play Store, adesso lo store è pronto ad accogliere la presenza del nuovo social network creato dall’ex presidente degli Stati Uniti. Decisiva l’applicazione delle politiche di moderazione dei contenuti

Al passo indietro di Donald Trump, segue quello di Google. L’accordo è stato trovato e presto sul Play Store sarà messa a disposizione anche Truth Social, ossia l’app creata dall’ex presidente degli Stati Uniti. A renderlo noto è un portavoce di quella stessa azienda di Mountain View che inizialmente aveva bandito l’applicazione, in quanto in violazione delle “regole sul divieto di contenuti che incitano minacce fisiche e violenza“.

Donald Trump
Dopo essere stato bandito da Twitter, l’ex presidente degli Stati Uniti ha creato un suo social network (Ansa)

Adesso però Truth Social ha accettato di applicare le politiche di moderazione dei contenuti imposte da Google, tra cui la rimozione o il blocco degli utenti che pubblicano post che incitano alla violenza.

Google apre lo Store all’app di Donald Trump

Google
A seguito dei passi avanti fatti da Trump, Google ha acconsentito alla distribuzione della sua applicazione (Ansa)

Queste sono condizioni necessarie per essere presenti all’interno dello store di Google, dove i programmi “devono essere conformi alla nostra politica per gli editori, compreso l’obbligo di moderare efficacemente i contenuti di terze parti e di rimuovere i messaggi discutibili come quelli che incitano alla violenza“. Truth Social era stata lanciata a fine febbraio, proponendosi come alternativa ai principali social network, in particolar modo Twitter, da cui Donald Trump è stato sospeso dall’inizio di gennaio 2021. Shannon Devine di MZ Group, che gestisce le relazioni pubbliche per Tmtg, ha dichiarato: “È stato un piacere lavorare con Google e siamo lieti che ci abbia aiutato a portare finalmente Truth Social a tutti gli americani, indipendentemente dal dispositivo utilizzato. Questo è un passo importante nella nostra missione di ripristinare la libertà di parola online“.

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