Sta facendo molto discutere la bocciatura di una 17enne per una sola materia nonostante molti voti alti in pagella.
Bocciata per una materia nonostante diversi 7 e 8 in pagella. La decisione di una professoressa di un liceo sta facendo molto discutere come la mancanza di resistenza da parte dei colleghi.
Il tutto è successo al termine di questo anno scolastico. Come raccontato dal Corriere della Sera, la studentessa si è presentata agli scrutini con diversi 7 e 8 e una insufficienza in inglese. La professoressa ha deciso di rimandarla a settembre per poi bocciarla senza incontrare alcune opposizione da parte dei colleghi.
Una decisione che in un primo momento ha portato la ragazza ad abbandonare gli studi, ma si è convinta a recuperare l’anno. “Andava bene in tutte le altre materie – ha spiegato la madre – e per questo motivo non capiamo come il consiglio di classe non si sia opposto alla bocciatura. Durante l’anno è stata seguita da un tutor che l’ha preparata per l’esame di settembre“.
Gli esperti: “Decisione particolare”
Il Corriere della Sera ha interpellato anche alcuni esperti che hanno espresso i propri dubbi. “Ai miei tempi bocciavano anche per una materia – ha spiegato la psicologa Anna Oliverio Ferraris – valutare dall’esterno è molto difficile. Certo, se la prova non è stata disastrosa sembra davvero strano. Al terzo anno avrebbero potuto darle la possibilità di approfondire per rivalutare la situazione più avanti“.
Più duro, invece, il psicoanalista Massimo Ammaniti: “Non si può essere fiscali con una ragazza che ci tiene. Se lo si è, vuol dire che la scuola ha fallito. La valutazione è un fatto che tiene conto di una serie di fattori. Non si può ridurre ad una contabilità“. Un penero condiviso dalla professoressa Valentina Marcaccini: “Gli insegnanti si dovrebbero interrogare. In casi analoghi non si arriva ad una bocciatura soprattutto se non è una materia di indirizzo. Non capisco perché gli altri docenti si sono allineati e non opposti a questa decisione“.