La Vecchia Signora finora ha deluso, la società progetta una rifondazione già a partire dalla sessione invernale di mercato
La vittoria nel derby contro il Torino ha rasserenato un po’ gli animi in casa Juventus e dato la speranza che si possa finalmente svoltare una stagione che fin qui è stata più simile a un’agonia. La rosa bianconera fin qui ha deluso in molti elementi, per la società sono tutti in discussione, non ci sono veri e proprio incedibili, nemmeno Vlahovic e Chiesa per i quali servono comunque 100 o più milioni di euro. Ci sono però dei casi che a gennaio si tenterà di risolvere, questioni da affrontare durante la sosta Mondiale, uno stop che può anche permettere di progettare una mini rivoluzione. In bilico ci sono nomi pure altisonanti.
Uno di questi è Angel Di Maria: il Fideo s’è voluto legare alla Juve solo per un anno, il suo progetto è quello di tornare in Argentina nell’estate del 2023, un progetto che potrebbe anche subire un anticipo di sei mesi, soprattutto se il Mondiale dovesse scaricarlo a livello di motivazioni. La Juventus per ora è delusa dal rendimento del giocatore ex Real, tra infortuni e squalifiche finora ha offerto pochissimo e risparmiare quasi 4 milioni lordi, soprattutto in caso di addio alla Champions, non sarebbe un dettaglio. In bilico anche Moise Kean che, però, va prima riscattato dall’Everton e per il quale servono almeno 28-30 milioni, cifra necessaria a evitare una minusvalenza pesante.
Complesso pensare che possa arrivare una proposta del genere. A gennaio potrebbe dire addio anche Weston McKennie che ha deluso in quest’ultimo anno e mezzo. Non sta deludendo Rabiot che però è in scadenza nel 2023, la sessione invernale sarebbe l’ultima per monetizzare, discorso identico per Cuadrado e Alex Sandro e soprattutto per il brasiliano il rinnovo sembra una chimera. Basterebbero 5-6 milioni per convincere la Juventus a cederlo già a gennaio, con Parisi dell’Empoli e Grimaldo del Benfica tra i nomi seguiti per l’eventuale sostituzione.