L’obesità è un problema serio che se sottovalutato può portare a disfunzioni importanti. In America pare sia circa il 42%
Uno studio importante e senza ombra di dubbio. L’obesità affligge circa il 42% della popolazione adulta degli Stati Uniti e contribuisce all’insorgenza di malattie croniche. Mentre chiunque sconsiglia gli spuntini di mezzanotte, pochi studi hanno studiato in modo completo gli effetti dell’alimentazione tardiva sul rischio di obesità.
Un nuovo studio condotto da ricercatori del Brigham and Women’s Hospital ha scoperto che il quando mangiamo influisce sul nostro dispendio energetico. Ma anche sull’appetito e sui percorsi molecolari nel tessuto adiposo. I loro risultati si possono consultare in Cell Metabolism
Uno studio rivela come si può aggirare il problema
E’ uno dei problemi più seri di questa generazione. Ragazzi che per problemi legati a scuola o nell’ambiente in cui vivono o addirittura nella famiglia si lasciano andare e non riescono più a controllarsi sul cibo, dando libero sfogo a ogni libertà. E chi sta vicino, spesso e volentieri, non si accorge del problema se non in modo troppo tardivo e correre ai riparti non è mai semplice. Ci vuole pazienza e non sottovalutare mai il problema e, cosa più importante, stare vicini alla persona che sta in difficoltà.
«Volevamo testare i meccanismi che potrebbero spiegare perché mangiare tardi aumenta il rischio di obesità», ha spiegato l’autore Frank A. J. L. Scheer. «Precedenti ricerche da parte nostra e di altri avevano dimostrato che mangiare tardi è associato a un aumento del rischio di obesità del grasso corporeo e riduzione del successo nella perdita di peso»..