Stilata la classifica dei vini più amati e rinomati del nostro Paese: da nord a sud un elenco di eccellenze straordinario
L’Italia è da sempre la patria del calcio, del cibo e del buon vino. Tre caratteristiche che ci hanno sempre contraddistinto. Ma se sul fronte sportivo da tempo facciamo fatica a primeggiare (il successo negli Europei di calcio è stato immediatamente cancellato dalla cocente delusione della mancata qualificazione ai Mondiali, per la seconda volta consecutiva) le nostre eccellenze enogastronomiche, restano per la nostra Nazione un vero e proprio vanto.
Le nostre colline, l’attenzione con cui i vinicoltori producono le bottiglie più famose e rinomate, fanno dell’Italia un Paese tra i più attenti alla produzione dei vini di qualità. Pochi giorni fa è stato pubblicato un libro che viene considerato dagli addetti ai lavori una vera e propria guida per far conoscere le eccellenze nostrane in tema di vini. Si tratta dell’edizione 2023 di Slow Wine, la guida che racconta i vini, le cantine e i produttori del Paese oltre al loro impegno nell’offrire prodotti di qualità. Quest’anno sono state ben 1.957 le cantine visitate e oltre 24.500 i vini assaggiati.
Con cura quasi maniacale, sono stati visitati i vigneti di tutto il Paese. Dall’estremo sud al nord Italia, si è cercato di trovare ed elencare le qualità e le caratteristiche dei vini nostrani. Dal Trentino alla Sardegna, ecco le novità nella categoria “Top”. Al nord è stato premiato il Teroldego Dannato 2015 (chiamato così, il Dannato, perchè inizialmente estromesso dalla corsa al Doc) realizzato dalla cantina Redondel di Mezzolombardo (Trento). In Piemonte ha ricevuto diversi attestati il MacFol 2019, una creazione del produttore di Cuneo Ezio Cerutti. Nel veronese, precisamente a Monteforte d’Alpone, viene invece premiato il Soave Cl. In Friuli svetta il Collio Friulano, definito “un prodotto di grandissima misura e un’interpretazione da ricordare”. Per la categoria Top Wine c’è il Romagna Sangiovese Sup. di Predappio Vigna del Generale Ris. 2019.
Al centro Italia sono le Marche a farla da padrona con L’Arsura 2019, della premiata cantina di Valter Mattoni, a Castorano (Ascoli Piceno). Sempre marchigiano, ma di Ancona, è il Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Lauro 2019, realizzato a Serra De’ Conti dalla cantina biologica Poderi Mattioli. In Toscana (a Grosseto) è stato molto apprezzato il Ciliegiolo Poggio Pinzo 2020, un Ciliegiolo “armonioso e profondo, con un’acidità ben integrata e un finale invitante”, della cantina Sassotondo. E il sud? In Sardegna trionfa il Karamare 2021, un cannonau tra i più amati ed apprezzati. In Sicilia invece vince il Menfi Grillo Coste al Vento 2021, è prodotto da Cantine Barbera a due passi dalla Valle dei Templi