Juventus, strana manovra sugli stipendi: Deloitte punta dito contro Agnelli

Strani manovre sono state notate direttamente dall’azienda Deloitte sulla Juventus. Ci sono alcuni conti, per quanto riguarda gli stipendi, che non quadrano alla società

Juventus, cartellino giallo per gli stipendi
Andrea Agnelli (Foto LaPresse)

La Juventus ancora nell’occhio del ciclone. Non solamente per i risultati altalenanti che sta ottenendo in campo, ma soprattutto per quello che accade internamente. A voler fare chiarezza ci ha pensato direttamente la Deloitte. Ovvero l’azienda di servizi di consulenza e revisione. Tanto è vero che il revisore dei conti, al primo anno di incarico, ha notato una serie di movimenti strani per quanto riguarda il rilievo sul bilancio fino al 30 giugno di quest0anno. In particolar modo sugli stipendi: ovvero l’accordo che il club aveva trovato con la squadra nell’aprile del 2020 (in piena pandemia) per la riduzione dell’ingaggio per alcuni calciatori. Non si tratterebbe affatto della prima volta che la ‘Vecchia Signora’ ha problemi del genere visto che è finita sotto la lente della Consob e della Procura di Torino.

I numeri rilasciati dall’azienda sono importanti: la perdita dell’esercizio di quest0anno è di 254 milioni di euro. Il patrimonio netto, invece, risulta sovrastimato di 61 e 9 milioni. La perdita dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2021 è sottostimata di 38 milioni. Un qualcosa che non torna affatto. Nelle ultime ore la società ha fatto sapere di aver rimandato l’assemblea dei soci in programma il 28 ottobre: se ne parlerà il 23 novembre. Quali sono, quindi, i problemi? Gli accordi per la riduzione dei compensi da corrispondere al personale tesserato della Prima Squadra nella stagione 2019/20 e altri accordi per l’integrazione dei compensi delle successive stagioni 2020/21 e 2021/22.

Juventus, quanti problemi: il rischio è alto?

Juventus, cartellino giallo per gli stipendi
Juventus (Foto LaPresse)

Il revisore fa sapere che la Juventus avrebbe dovuto effettuare la correzione degli errori, mentre lo stesso club fa sapere che gli eventuali effetti di tali rilievi sarebbero nulli sui flussi di cassa. Per quanto riguarda il piano economico e patrimoniale sostanzialmente si azzererebbero a livello cumulato nel corso del quadriennio 2019/2020 – 2022/2023. Non è da escludere che si possa andare in tribunale e mettere di mezzo gli avvocati. L’ipotesi è una: che il club abbia trattato con i singoli giocatori tagli e modalità di restituzione.

Alla fin dei conti, cosa rischia la Juventus? L’articolo 31 comma 3 del Codice di giustizia sportiva parla chiaro: “La società che pattuisce con i propri tesserati o corrisponde loro compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali vigenti, è punita con l’ammenda da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti in classifica”. Non solo: per i giocatori che ricevono compensi citati in precedenza (comma 8) potrebbero essere soggetti alla sanzione della squalifica di durata non inferiore a un mese.

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