Il club rossonero vorrebbe chiudere la questione prima del Mondiale in Qatar, ma ci sono troppi attori in gioco
Confusione tanta, chiarezza poca. Il rinnovo di Leao con il Milan continua a essere un rebus, anche perché i protagonisti in gioco sono più del solito, almeno di quanto la consuetudine di casi simili voglia. C’è la famiglia del giocatore che vorrebbe affidarsi anima e corpo a Jorge Mendes, ma c’è anche la firma di Rafa su un accordo con l’avvocato francese Ted Dimvula, accordo che scadrà solo nel febbraio 2024. Prima dell’entrata in scena di Dimvula, Mendes era il gran consigliere della famiglia Leao e proprio a Mendes ora sembra che papà e figlio vogliano guardare di nuovo, anche in virtù dei buoni rapporti che il super agente vanta con lo Sporting Lisbona a cui Leao (e Lille) devono 19 milioni di euro, come stabilito dai giudici dopo la risoluzione unilaterale del 2018.
Milan, il rinnovo di Leao è in stand-by: c’è caos
I rapporti tra Mendes e Dimvula sono a dir poco tesi, le visioni sul futuro del giocatore piuttosto differenti e quindi c’è molta confusione, una situazione che non aiuta il Milan ad arrivare all’obiettivo. Ieri nella sede del club c’è stato un incontro tra Maldini, Massara e Dimvula che, però, non ha portato ad alcuna fumata bianca. Il Milan non può sostituire Leao nel pagamento della sua quota di debito con lo Sporting, questo è stato ribadito, può aiutare il giocatore con uno stipendio più alto rispetto alla prima offerta (5 milioni a stagione), arrivando a una base fissa di 6 milioni e bonus.
Le richieste di Dimvula, però, sono più alte: 8 milioni a stagione. Ma la questione resta sempre un’altra: Dimvula rappresenta davvero il pensiero e la volontà della famiglia Leao? O è Mendes che sta lavorando dietro le quinte con il placet soprattutto di Antonio Leao, papà del talento del Milan? Finché non sarà chiarito l’equivoco, difficili si possa arrivare a dama.