Piazze di spaccio, legami, matrimoni: la mappa della “Roma dei clan”

Ecco la mappa dei clan e i dati emersi dal rapporto “Mafie nel Lazio”: arriva uno spaccato preoccupante della situazione nella capitale.

Un dato su tutti fa riflettere, ed è la prima indicazione di qualcosa che cambia. Nel VI e VII Rapporto “Mafie nel Lazio”, elaborato e diffuso dalla Regione con dati analizzati nel 2020-21 e nel primo semestre di quest’anno, c’è una dato che fa riflettere.

Rapporto Mafie Lazio
Rapporto Mafie Lazio (Ansafoto)

Emerge infatti che nelle varie zone della capitale e più in generale nella Regione c’è un “modello-imprenditoriale-criminale”, ed ha caratteristiche omogenee, molto organizzate, in grado di attirare giovani e persone di ogni età. Una sorta di lavoro, con pusher, vedette e ancora stipendi, suddivisioni di compiti e purtroppo anche l’impiego di molti minorenni. Un sistema organizzato alla perfezione, così tanto da essere ben individuabile su Google. Nell’indagine emerge infatti perfino la dichiarazione di un giovane fermato con un quantitativo di droga acquistato. Ha dichiarato di aver effettuato una ricerca sul popolare sito per reperire sostanze stupefacenti a San Basilio, ed ha trovato con precisione la piazza di spaccio. Ecco quindi cosa emerge dal rapporto in merito alle zone definite “critiche”.

Rapporto Mafie nel Lazio: ecco i dati più allarmanti

Carabinieri
Controlli dei Carabinieri (AnsaFoto)

Ci sono 13 quartieri in cui le piazze di spaccio sono più grandi e frequentate. Si tratta di luoghi definiti “chiusi”, quindi con sentinelle, vedette, una organizzazione messa in piedi per eludere i controlli. Da Tor Bella Monaca alla Romanina, ma anche a Montespaccato, San Basilio, Acilia, Primavalle, Giardinetti-Borghesiana, e ancora Torre Nova, Nuova Ostia, Quartaccio e Bastogi, esistono luoghi in cui le sostanze vengono vendute h24. Lo chiarisce il rapporto, in cui si evidenziano anche altri luoghi con piazze minori o aperte.

Ne sono esempi la Laurentina, o ancora San Lorenzo e Pigneto. E intanto emerge un quadro di organizzazione in cui chi gestisce le piazze deve saper gestire le alleanze, costruire rapporti, se è il caso anche con matrimoni con esponenti di altre famiglie. Ciò che colpisce è inoltre l’impiego di molti minorenni. Giovani che lasciano al scuola e che entrano in questo sistema per ottenere guadagni. Uno spaccato preoccupante quindi che sarà presentato anche dal governatore nella giornata di venerdì al Tempio di Adriano di Piazza di Pietra. L’obiettivo, secondo Zingaretti, è offrire uno strumento di conoscenza utile a conoscere e combattere meglio il fenomeno.

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