Disavventura per big Atalanta, vigilanza lo ferma: ‘Dove crede di andare?’

Una vera e propria disavventura che è capitata ad uno dei calciatori che milita nell’Atalanta. A quanto pare non è stato riconosciuto dalla vigilanza che ha subito sospettato di lui 

Disavventura per l'attaccante della 'dea'
Disavventura per il big dell’Atalanta (Ansa Foto)

Probabilmente a Bergamo non lo hanno riconosciuto perché è fermo da un bel po’ di tempo per infortunio. Adesso, però, in vista della prossima sfida di campionato contro la Lazio il calciatore è pronto a rientrare in gruppo e dare una mano alla sua squadra in questa stagione che è iniziata nella migliore maniera possibile per gli uomini di Gasperini che si trovano nelle zone altissime della classifica. Anche se, quella che vi racconteremo adesso, è stata una vera e propria disavventura che ha vissuto il calciatore che ha vissuto dei momenti di panico.

Tutto colpa della vigilanza della banca che non lo ha riconosciuto. Probabilmente avete anche capito a chi ci stiamo riferendo. Ovviamente a Duvan Zapata che è rimasto lontano dal terreno di gioco per un bel po’ di mesi e che adesso (come riportato in precedenza) è pronto a rientrare. A bloccarlo non un difensore avversario, ma un addetto alla vigilanza. A quanto pare l’atleta aveva un appuntamento importante con chi gli cura gli affari finanziari. A riportare la notizia è stato il quotidiano ‘Corriere di Bergamo‘.

Atalanta, disavventura per Zapata: ‘fermato’ dalla vigilanza

Zapata bloccato dalla vigilanza della banca
Duvan Zapata (Foto LaPresse)

A quanto pare l’atleta era atteso in piazza Matteotti alla ‘Fideuram‘. Una volta arrivato, però, la sicurezza non lo ha riconosciuto: si era presentato con una tuta ed una felpa con tanto di cappuccio. “Dove pensa di andare? Questo non è un posto per lei, vada da un’altra parte“. Il calciatore, però, ha insistito dicendo: “Sono Zapata, sono Zapata, fatemi entrare“.

Sono dovuti passare un bel po’ di minuti prima che qualcuno si accorgesse che il calciatore stava dicendo la verità e che gli stessi vigilanti non lo avevano riconosciuto. Tanto è vero che la stessa banca ha voluto chiarire questo episodio. Il responsabile della stessa, Marco Beri, ci ha tenuto a ribadire che Zapata è un loro cliente ma il lavoro della banca e quello della security sono due cose distinte e separate. Tutto è bene quel che finisce bene insomma.

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