Diciamoci la verità, non possiamo assolutamente fare a meno della frutta secca. Quanto ne bisogna mangiare per cercare di prevenire la malattia? Un gruppo di esperti ha rivelato sia cosa e soprattutto quando mangiarla
In ogni famiglia italiana non possono assolutamente mancare noci, nocciole, pistacchi, arachidi, mandorle ed anche pinoli. Insomma, la frutta secca. Specialmente nei periodi natalizi dopo aver mangiato l’impossibile. Anche per loro, però, c’è stato un vertiginoso aumento del costo. Questa volta, però, non siamo qui per parlare di economia ma sul fatto che bisogna sì mangiarla, ma fino ad un certo punto. Alias: fa benissimo mangiarne, ma non bisogna assolutamente esagerare per non andare incontro a problemi per il vostro corpo.
Gli esperti in materia (nel settore alimentare) ne sono certi: bisogna mangiarne un po’ al giorno. In che senso? Andrebbero bene anche per merenda o magari come spuntino verso la metà della giornata. Stiamo parlando di un prodotto che ha delle proprietà importanti tali da alzare barriere protettive contro diversi tipi di malattie. A che cosa ci stiamo riferendo in particolare? Alla ricca presenza di: sali minerali, vitamine, fibre e grassi insaturi.
Frutta secca, quanta mangiarne per prevenire la malattia?
Non è assolutamente un mistero il fatto che la frutta secca aiuta a prevenire le malattie cardiache e l’ipertensione. Non solo: addirittura anche il diabete. Una conferma del genere arriva direttamente dall’Australia.
Alcuni dottori hanno ribadito e dimostrato che i cibi ricci di acidi grassi omega 6 (un esempio su tutti le noci) possono contribuire a ridurre di oltre il 30% il rischio diabetico. Morale della favola? Bisogna introdurre questo tipo di come prevenzione come rimedio naturale nei soggetti sani.