Emergono delle importanti novità in merito alla vicenda della studentessa che si era rifiutata di consegnare il cellulare al professore a scuola. Il tutto arriva proprio da un audio Whatsapp della stessa che ha spiegato la dinamica delle cose
Continuano ad emergere ulteriori novità in merito alla vicenda di Latina dove una ragazza si era rifiutata di consegnare il proprio cellulare al professore prima dell’inizio delle lezioni. Tanto è vero che lo stesso docente le aveva messo una nota. Successivamente la ragazza aveva chiamato il padre ed il fratello (accompagnato da un amico) che si sono presentati nell’istituto per parlare con il preside. A quanto pare è stata sfiorata la rissa. Il tutto è accaduto al liceo scientifico ‘Majorana‘.
Come riportato in precedenza, però, ci sono delle novità importanti su questa storia. Il tutto arriva grazie ad un audio Whatsapp da parte della ragazza che avrebbe mandato ai suoi compagni di scuola. La 14enne si era rifiutata di consegnare il proprio smartphone perché non era sicura della sua custodia. Dopo la nota ricevuta dal docente aveva chiamato il padre per raccontargli di quello che era accaduto. Successivamente i parenti si sono presentati a scuola dove hanno discusso con il massimo dirigente scolastico.
Non è finita qui visto che sul posto si sono presentati volanti della polizia e due ambulanze visto che i toni si stavano alzando e la situazione stava peggiorando sempre di più. Il preside ha deciso di presentare una denuncia. le forze dell’ordine di Latina, invece, hanno inviato una informativa alla Procura. Anche se sta circolando in rete una nota vocale della 14enne che ha spiegato i motivi del suo comportamento ed ha voluto rilasciare la sua versione.
“Ho il diritto di oppormi, certe cose non le accetto e non voglio piegarmi al sistema. Ho preso una nota e va benissimo. Il preside non ha voluto ricevere i miei parenti, solo in questura li hanno fatti parlare. Regà, davvero nella mia indole alzare le mani è l’ultima cosa, vi dico che è stato il preside ad alzare le mani al socio di mio fratello“. La situazione nella scuola non è affatto finita qui visto che sono in atto delle nuove proteste dopo la circolare emanata nei giorni scorsi dal dirigente scolastico.