Consiglio Ue, c’è l’accordo su energia: ecco le misure e le novità

Charles Michel ha comunicato che il Consiglio Ue ha trovato già alla prima giornata di lavori l’accordo sull’energia. 

L’annuncio è arrivato dal presidente del Consiglio europeo. Charles Michel, dopo una giornata di tensioni e attacchi ha ufficializzato che l’accordo per le misure sull’energia è stato raggiunto.

Charles Michel e Ursula von der Leyen
Charles Michel e Ursula von der Leyen (AnsaFoto)

L’Ue salva l’unità e si ricompatta nel momento più difficile per porre un freno alla crisi e dare risposte immediate ai cittadini. L’accordo nella sua stesura nero su bianco riflette la necessità di prendere “con urgenza decisioni concrete”, e anche Mario Draghi lasciando l’Europa Building ha commentato con un semplice ma incisivo: “È andato tutto bene”. La linea è quindi quella tracciata il 18 ottobre e le misure non cambieranno. Dalla piattaforma aggregata del gas, fino al price cap, passando per l’incentivazione delle rinnovabili, i passaggi sono chiari e i lavori inizieranno fin da subito. Ci sono però novità immediate emerse dall’incontro di ieri, e potrebbero di certo essere utili a porre rapidamente un freno alla crisi.

Ecco le misure e le novità

Scholz sull'embargo del gas russo
Olaf Scolz (Ansa Foto)

Il primo passaggio sarà rapido. Entro 10 giorni la Commissione dovrà esprimersi sul Price Cup, ma intanto Macron ha spiegato che “si andrà avanti spediti sulla solidarietà finanziaria”, che prevede due strade. La prima è uno Sure 2, ma resta in piedi la possibilità di utilizzare prestiti ancora disponibili nel quadro RePowerEu, che sarebbero circa 200 miliardi. Sarebbe la soluzione più immediata, ma al momento dalla Germania fanno qualche resistenza.

Scholz ha dichiarato che sui fondi qualcosa si potrà fare, e la vera novità è nell’apertura sulla possibilità di un nuovo debito comune, caldeggiata anche dall’Italia. Su questo aspetto Scholz si è detto meno possibilista ma intanto Charles Michel e Ursula von der Leyen incassano sensazioni positive. Fra accordi trovati in un giorno, passi indietro e strette di mano, l’Europa ha dimostrato ancora una volta di essere unita su un tema delicato, che a breve darà risposte concrete.

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