Antonio La Torre, preparatore e direttore tecnico della Nazionale di atletica leggera, a ‘La Repubblica: “L’attività sportiva è connessa con la mente”.
Fare sport aiuta fisico e mente. A dirlo è Antonio La Torre, preparatore e direttore tecnico della Nazionale di atletica leggera in un’intervista a La Repubblica. “Ormai nel consenso scientifico mondiale – ha spiegato uno degli esponenti più importanti del mondo sportivo italiano – sport e attività motoria o fisica in generale sono riconosciuti come strumento di prevenzione, aiuto e nutrimento per una qualità di vita migliore. Non esiste più nessuno che non lo riconosca. Lo sport è una medicina“.
E su come iniziare La Torre non ha assolutamente dubbi: “Si può cominciare con un semplice contapassi o con una app scaricata sullo smartphone. Certo, poi si può passare anche ad altro, ma la cosa più importante è quella di muoversi in tutti i sensi perché lo sport non è solo un fatto di passione, fatica e armonia“.
Il direttore tecnico della Nazionale di atletica ha anche sottolineato che “l’attività sportiva è strettamente connessa anche con la mente. Nella letteratura scientifica è ormai provato come lo yoga, che agisce sulla respirazione e sulla postura, sia importante per combattere l’ansia, con effetti positivi anche su alcune dinamiche quotidiane come la digestione“.
E sullo sport da fare ha precisato: “Se ai 7mila passi, che sono un farmaco salvavita, aggiungiamo esercizi di tonificazione, magari anche con pesi, è più difficile arrivare alla sarcopenia (la perdita della massa muscolare per l’invecchiamento. Il nuoto? E’ fantastico per le persone anziane perché impegna molta muscolatura del corpo, con la diminuzione della gravità che evita di stressare le articolazioni“.