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Cronaca

La storia commuove tutti, lascia il calcio per salvare il cane: “Ha bisogno di me”

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Carlo Roscito

È stato lui stesso ad annunciare la rinuncia all’incarico nella squadra con un lungo post sul suo profilo Facebook. 

Una storia commovente. L’amore verso il proprio cane senza limiti, più importante del posto di lavoro, anche se questo appartiene al mondo del calcio. È la storia di David Dei, preparatore dei portieri di Massimo Rastelli, l’allenatore dell’Avellino, squadra che attualmente milita in Serie C.

David Dei, preparatore dei portieri dell’Avellino, ha lasciato l’incarico per assistere h24 il suo cane di 17 anni (Facebook)

L’inizio di stagione non è stato dei più semplici, i risultati stanno stentando, ma è un’altra la preoccupazione principale di David: la sua cagnolina di 17 anni non è più autosufficiente e ha bisogno di lui tutto il giorno. Non può più assentarsi per gli allenamenti nel centro sportivo dei campani e per le partite ufficiali, in casa o in trasferta. che siano. Da qui la decisione di mollare l’incarico per dedicare la sua intera giornata all’animale. Il preparatore dei portieri ha annunciato la delicata rinuncia utilizzando il proprio profilo Facebook. Un lungo post per spiegare le ragioni che lo hanno portato alla scelta. “Ci sono dei momenti nella vita in cui le scelte sono particolarmente difficili, e alle varie alternative vanno date le prioritàNon posso, per il momento, seguire il mister in questa nuova stimolante ed affascinante avventura, in un posto come Avellino, che ci è rimasto nel cuore, che ci ha visto in passato dare e ricevere tanto, ottenendo importanti risultati e soddisfazioni”, ha scritto all’inizio del post.

Il toccante messaggio di David: “Non ho alternative”

David Dei ha raccontato il momento difficile che sta attraversando e l’importanza della cagnolina nella sua vita: Me lo impone il fatto di dover assistere (come sto facendo oramai da mesi) h24 la mia vecchia cagnolina di quasi 17 anni, che tanto mi ha dato e che adesso ha bisogno di me non essendo più autosufficiente in quasi niente. Mi darò da fare per cercare di trovare, ove sia possibile, un’alternativa, per raggiungere il prima possibile il mister e gli altri componenti dello staff. Sono e saranno giorni per me particolarmente difficili, probabilmente i più difficili della mia vita se si escludono i lutti familiari che mi hanno colpito. Il mio cuore non mi concede alternative allo stato attuale, e non potrebbe MAI perdonarmelo. E come si suol dire, FAI QUEL CHE DEVI, ACCADA QUEL CHE PUÒ.. E SEMPRE FORZA LUPI!”.

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Carlo Roscito