Tanti dossier sul tavolo e un invito a restare uniti con un motivo chiaro nell’editoriale che premia le scelte di Giorgia Meloni.
“Finalmente”. Una parole che di certo racchiude l’attesa per quel governo “scelto dai cittadini”, che ora arriva allo step più complicato.
Giorgia Meloni ha incassato l’incarico di Mattarella sul quale non potevano esserci dubbi, ed ha svelato una squadra che avrà il compito di portare a termine una ricorsa delicata. “Sfide”. Questa è l’altra parole ricorrente in una campagna elettorale che ora è finita e lascia lo spazio ai fatti. Per Augusto Minzolini è tempo di sperare in qualcosa di diverso. “Finalmente torna la politica” è il titolo del suo editoriale, e dalle colonne de Il Giornale, arriva una spiegazione chiara.
“Ecco un governo politico a tutto tondo – spiega -, con la presenza dei tecnici ridotta ad un livello fisiologico. Non poteva essere altrimenti visto che dopo più di 10 anni il Paese ha di nuovo un esecutivo legittimato dalle urne e non da alleanze frutto del gioco parlamentare”. Arriva quindi anche un attacco ai partiti di opposizione. “La vera novità è la presenza per la prima volta di un Premier donna. Questo svela quanto sia stucchevole una certa retorica femminista di sinistra”. Ora però è il momento di agire. Crisi, guerra, scelte imminenti da affrontare subito. L’invito di Minzolini è chiaro.
Dopo il giuramento sarà quindi tempo di gestire uno di quei momenti davvero delicati, e gli italiani hanno affidato il compito ad una coalizione che dovrà rapidamente dare risposte. Per Minzolini “crisi energetica, bollette, inflazione e recessione rappresentano già sfide che farebbero tremare i polsi a chiunque”. C’è quindi un solo modo per affrontarle. “Sono questi i motivi per cui sarebbe il caso di privilegiare gli elementi di coesione e non di polemica. Dentro e fuori alla maggioranza”.
Il riferimento è al sostegno all’Ucraina, ai temi ai quali dare risposte, ma soprattutto alle polemiche interne. Arriva quindi il focus sulla vera sfida da affrontare nell’immediato, con un suggerimento chiaro e diretto a restare uniti. “Giorgia Meloni ha avvertito questa esigenza già la sera stessa del voto – scrive Minzolini – ed è una intuizione sensata. Nei prossimi mesi, al netto dell’enfasi delle parole ma nella consapevolezza della gravità della crisi, non è in ballo il futuro del centro-destra, ma quello del Paese”. Una sfida che Giorgia Meloni conosce bene, e che affronterà con il carico di un dato elettorale che la premia con una fiducia incondizionata.