Così il neo-ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare prima di entrare a Palazzo Chigi per la prima riunione del Consiglio dei ministri
Il nuovo governo non perde tempo e si mette subito al lavoro anche se è domenica e nonostante due giorni di fuoco e celebrazioni. Prime parole e primi passi da Ministro per Francesco Lollobrigida. “Lavoreremo con discontinuità rispetto al governo precedente ma ovviamente in piena collaborazione anche con quelle cose che sono state fatte di positivo e sicuramente con quella impostazione che abbiamo contribuito a rafforzare di una Italia più credibile e forte sul piano internazionale“. Così il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida parlando coi cronisti prima di entrare a Palazzo Chigi per la prima riunione del Consiglio dei ministri.
“Parleremo di energia che è questione del giorno” ha sottolineato il neo-ministro Lollobrigida che poi si sofferma sulle linee guida del nuovo governo. “Giorgia Meloni ancora prima di diventare presidente del Consiglio ha avuto modo di trattare il tema con il presidente Draghi in un’azione comune. Lavoreremo ad un’Italia più credibile nel mondo“.
La difesa del Made in Italy e la tutela del prodotto italiano
Lollobrigida non si arrende e va avanti per la sua strada: “Il prodotto italiano è di eccellenza e lo vogliamo tutelare come fanno le altre nazioni” ha sottolineato il titolare del dicastero di Via Venti Settembre. “Difendiamo i valori, i prodotti tradizionali che raccontano la storia dell’Italia“. Sa quello che vuole e come ottenerlo, il nuovo ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare
“Il sovranismo alimentare non nasce a destra“, sottolinea il ministro. “Significa ridare centralità al contadino, al piccolo imprenditore, alla filiera corta. Sia nell’allevamento sia nelle coltivazioni”. In una intervista, rilasciata al Corriere della Sera, Francesco Lollobrigida sottolinea: “Sovranità alimentare non è un concetto fascista, ma un principio che governi socialisti hanno addirittura messo in Costituzione“, come Ecuador e Venezuela. Per il ministro Lollobrigida, “ogni nazione dovrebbe avere il dovere e il diritto di difendere le proprie eccellenze alimentari, che “non significa mettere al bando prodotti stranieri“.