Meta, la società di proprietà di Mark Zuckerberg, ha svelato il primo visore pensato apposta per il metaverso
Il futuro è adesso. E nel futuro di Meta c’è indubbiamente il metaverso con l’intento di riuscire a far crescere il business andando oltre il modello tradizionale della pubblicità, e per questo la società del proprietario di Facebook, punta a cambiare la sua strategia di e-commerce.
Il Metaverso, termine nato nel mondo cyberpunk nel 1992 e salito ora alla ribalta perché utilizzato da Zuckerberg per il suo Facebook, dovrebbe arrivare a essere l’evoluzione di Internet, ma senza sostituirla. Un concetto difficile da definire esattamente, che prefigura un insieme di mondi virtuali e reali interconnessi popolati da avatar.
Un nuovo concetto di futuro
ll Metaverso non è nuovo, ma è salito alla ribalta con l’annuncio del proprietario di Facebook, che ha deciso di denominare “Meta” tutte le holding del Gruppo e di avviare così un progetto con questo nome. Il concetto di Metaverso non è certo uscito oggi, è infatti un’idea di futuro sempre esistita soprattutto nelle piattaforme ludiche, un insieme di spazi virtuali attraversati da avatar, un passo avanti rispetto alla realtà virtuale. E ora arriva l’accelerata dello stesso Zuckerberg che all’evento Facebook Connect accelera su un concetto di e-commerce rivoluzionario. “Il metaverso è una incredibile tecnologia che dà tante opportunità. Crediamo in questa visione, più persone e creator ci sono ora nella realtà virtuale e più marchi nel metaverso, è il segno che il futuro non è così lontano. Noi ci siamo stati dall’inizio. A parte i giochi, sarà una esperienza sociale” ha detto il proprietario di Facebook.
Un nuovo modo di fare acquisti
Adesso però arrivano anche gli asset, nello specifico il Meta Quest Pro, il primo visore sviluppato appositamente per il metaverso che non necessita di alcun dispositivo aggiuntivo come Pc o Smartphone per funzionare. Il rivoluzionario visore sarà disponibile in Italia dal 25 ottobre al prezzo di 1799,99 euro. Meta Quest Pro è dotato di sensori ad alta risoluzione, che promettono esperienze avanzate di realtà mista, uno dei punti centrali del nuovo visore è il sistema di tracciamento degli occhi e delle espressioni naturali del viso, che permettono all’avatar nel metaverso di rappresentare l’utente non in maniera statica, come avviene oggi per molte app di realtà virtuale, ma con un certo dinamismo nei movimenti del volto, sia durante le riunioni di lavoro che nei momenti di svago e divertimento. In attesa che un ampio pubblico possa davvero permettersi di entrare nel metaverso ipotizzato, la Meta ha annunciato di aver aggiunto una nuova funzionalità di Personal Office alla piattaforma Horizon Workrooms, che presto si integrerà con Zoom e con Teams di Microsoft, per permettere alle persone di creare il proprio metaverso personalizzato nel mondo del lavoro.