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Cronaca

Scoperta raccapricciante della polizia postale, denunciati 7 minori

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Cristiano

Scoperta inquietante da parte della polizia postale: sono scattate le denunce nei confronti di sette minori

Polizia postale (Ansa Foto)

Blitz da parte della polizia postale che è riuscita a rintracciare, ed allo stesso tempo denunciare, sette minori. Questi ultimi, a quanto pare, avrebbero ricevuto ed inviato su gruppi social Whatsapp e non solo, immagini e filmati di bambini vittime di abusi sessuali. Una vicenda che ha lasciato tutti senza parole. In primis le stesse forze dell’ordine che mai avrebbero pensato che fosse ad opera di minorenni. Hanno tutti tra i 13 ed i 15 anni è sono stati appunto denunciati. Tra di loro ci sarebbe anche una ragazza.

A condurre questa operazione (denominata ‘Poison’) è stato il Centro Operativo Sicurezza Cibernatica della Polizia Postale di Pescara con il prezioso aiuto da parte della procura dei minorenni dell’Aquila. Le accuse sono inevitabilmente gravi visto che si parla di “diffusione e detenzione di materiale pedopornografico“. Non è finita qui visto che sono stati scoperti: stickers-meme di carattere zoofilo, necrofilo, scat, splatter, nonché di violenza estrema, apologia del nazismo-fascismo, atti sessuali estremi e mutilazioni, atti di crudeltà verso essere umani e animali.

Postavano foto e video di bambini violentati: 7 denunce dalla polizia postale

Polizia postale (Ansa Foto)

Questa operazione ha tenuto impegnati i Centri Operativi Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Puglia, Lazio, Lombardia e Campania. Per il momento resta da chiarie la posizione di 22 minori che hanno solamente “inviato” meme. Per loro, però, non è da escludere che possano essere presi dei provvedimenti. Possibile anche inserimento dei servizi sociali. Un fenomeno che, purtroppo, non cessa assolutamente a finire e che vede come protagonisti anche i giovanissimi.

Un limite che è stato abbondantemente superato. L’invito da parte della Polizia Postale e della Procura Minorile, nei confronti dei ragazzi, è sempre quello: ovvero di avere consapevolezza e responsabilità nell’utilizzare i social e di non diffondere questi contenuti gravissimi. Stesso discorso vale anche per i genitori che dovrebbero controllare più i movimenti dei loro figli. Stessi che, a quanto pare, erano ignari di tutto.

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