Nel corso dell’ultima puntata del programma di Milly Carlucci un’esternazione del cuoco non è stata apprezzata: l’accaduto
Il famoso appuntamento con Milly Cralucci ed il suo show che vede sfidarsi ballerini, professionisti e non, sul palco è entrato nel vivo. Nella terza puntata, dopo l’infortunio di Luisella Costamagna e gli acciacchi di altri concorrenti, la conduttrice ha fatto sì che non ci fosse nessun eliminato.
Ad ogni modo sono state scelte le tre coppie che la prossima serata partiranno con un bonus di dieci punti, stando ai voti della giuria, dei social e ai tesoretti: Rosanna Banfi e Simone Casula, Gabriel Garko e Giada Lini ed, infine, Ema Stokholma e Angelo Madonia.
A cogliere l’attenzione nel corso dello show è stato anche un confronto tra Lorenzo Biagiarelli, compagno di Selvaggia Lucarelli che anche quest’anno fa parte del team chiamato a giudicare i concorrenti, e l’ex ballerina del programma e ora commentatrice a bordo campo Sara Di Vaira. Il cuoco e musicista ha lamentato il fatto di essere continuamente giudicato per il suo privato, in merito a ciò ha anche avuto un diverbio con Anastasia Kuzmina.
Questa lamentala non è piaciuta all’opinionista: “Tu vuoi essere trattato come gli altri ma anche tu devi trattare la tua ballerina come gli altri. In questa clip ho sentito ‘io, io, io, è colpa di Anastasia’. Vederla che non sorride, lasciata alla fine del ballo senza nemmeno farle fare l’inchino. Ballando non è fatto di ‘io, è fatto di ‘noi’”. Anche il pubblico, attraverso i social, si è schierato contro il fidanzato di Selvaggia; quest’ultima ha aggiunto chiaramente il suo pensiero: “Sono tra 12 fuochi diversi. Credo, per una volta, che la ragione sia nel mezzo. Quello che ha detto suggerisce qualcosa. Lorenzo è arrivato qua per evidenti ragioni, è il mio fidanzato ed è divertente la dinamica che si crea. Ma ha anche un suo lavoro e credo sia molto antipatico che si parli sempre e solo di ‘sei il fidanzato di’. Lui balla e vuole essere giudicato per quello e soprattutto ha una sua identità e vuole che lo si ricordi”.