Il caro energia fa schizzare i prezzi anche delle macchine. Un anno fa per percorrere mille chilometri con un’auto elettrica bastavano 33 euro: ora ne servono 85
Il costo dell’energia alle stelle, oltre a far impennare la bolletta di casa, nell’ultimo anno e mezzo ha fatto esplodere anche i costi per l’uso dell’auto elettrica. Fino a rendere in certi casi più conveniente quella a benzina o diesel. Se in Italia l’e-car faceva già fatica a prendere piede, i forti rincari della luce, uniti all’incertezza sugli incentivi, hanno dato negli ultimi mesi un ulteriore colpo all’espansione del mercato dei veicoli green.
Ma di quanto è cresciuto il costo per alimentare un’auto elettrica nell’ultimo anno? Sicuramente tanto e se si va indietro di un anno e mezzo il prezzo è esploso. Facile.it ha preso in esame per il Messaggero diversi modelli di auto e ha provato a fare un confronto ipotizzando di ricaricare l’auto a casa con la tariffa attuale del mercato tutelato.
In una Opel corsa elettrica nell’ottobre del 2021 per fare un percorso di mille km servivano 33 euro che oggi sono diventati 85, con un rincaro del 161%. Un aumento che se andiamo ancora indietro, al marzo del 2021, diventa spropositato visto che all’epoca bastavano 12 euro (un settimo quindi). Lo stesso percorso con una Opel Corsa a benzina costa oggi 83 euro (il 6% in meno rispetto all’anno scorso) e con una Opel Corsa diesel 71 euro (il 9% in più rispetto a 12 mesi fa). Se prendiamo un’auto elettrica più costosa e potente, una Bmw iX3, l’auto green resta più conveniente rispetto all’alimentazione tradizionale ma la differenza si assottiglia e il rincaro è comunque pesante. Con l’elettrico per i soliti mille km si passa infatti dai 38 euro dell’anno scorso ai 99 di quest’anno, mentre la spesa con la stessa auto a benzina passa da 132 a 124 euro e con il modello diesel da 99 a 108 euro.
Ecco alcuni esempi con abbonamento e simulazioni
«L’autodifesa dai rincari – spiega Mauro Tedeschini, fondatore di Vaielettrico, sito specializzato sul settore della mobilità sostenibile – è acquistare dei pacchetti mensili dai grandi operatori con una certa quantità di kwh inclusi a prezzo fisso. In questo modo si riesce a dimezzare la spesa rispetto alla ricarica fatta a casa e c’è anche il vantaggio di rifornirsi in colonnine pubbliche molto più veloci».
«Il rincaro dei costi energetici rischia di danneggiare anche la mobilità elettrica. Dodici mesi fa, per tutte le simulazioni realizzate, l’auto elettrica era nettamente la più economica dal punto di vista dei costi di carburante con una spesa che, a seconda del modello, era inferiore tra il 50% e il 70% rispetto alle versioni a benzina e diesel», spiegano gli esperti di Facile.it. «A causa degli aumenti del prezzo dell’energia, invece, oggi non solo non è più così, ma addirittura, in alcuni casi, per rifornire un’auto elettrica si spende di più rispetto ad una vettura tradizionale. E se anziché ricaricare dalla presa di casa ci si volesse attaccare ad una colonnina su strada, i prezzi sarebbero ancora più elevati».