Una lunga serie di record negativi per la Juve, di cui uno storico: i bianconeri salutano la Champions e il web non perdona. Non solo Allegri però nel mirino.
Pesante, netta, per certi versi anche destinata a cambiare l’idea di molti tifosi. La sconfitta della Juve lascia il segno. Approccio sbagliato, il rischio di una imbarcata, l’uscita dalla Champions in una partita davvero brutta, almeno fino all’ingresso di Illing Junior.
Poi quel messaggio di Allegri. Il tecnico ha deciso di mandare in campo contemporaneamente due 2003 che hanno provato a cambiare la partita e per poco non ci sono riusciti. Quasi un modo da parte del tecnico di sottolineare che forse a qualche calciatore manca la voglia, e che i giovanissimi sono in questa fase in cui gli infortuni pesano, l’unico modo per tentare di cambiare volto alla stagione.
Il tentativo di rimonta però non è bastato e la Juve abbandona la Champions. Lo fa con un obiettivo già chiaro, e cioè sperare di fare risultato con il Psg o comunque che il Maccabi non faccia punti nell’ultimo match del girone contro il Benfica. Sarebbe un modo per continuare l’avventura in Europa, ma è solo una magra consolazione. I record negativi dopo il match in Portogallo segnano un passaggio chiave nella stagione, e uno di questi è addirittura storico.
Era dalla stagione 2013-14 che la Juve non si fermava ai gironi di Champions. In panchina c’era Antonio Conte, proprio il tecnico che al Tottenham tentenna, è nervoso, e che per molti tifosi potrebbe essere l’unica soluzione per risollevare le sorti delle Juve. Il vero record negativo però è maturato nei primi 45 minuti. Mai la Juve nel primo tempo aveva incassato 3 reti in Champions League nella sua storia. L’all-in finale non serve quindi, i bianconeri non si accomoderanno al tavolo delle 16 che giocheranno nella fase a scontri diretti, e il web non perdona.
Bonucci finisce nel mirino così come Cuadrado e Allegri, che però per alcuni tifosi ha voluto dimostrare che qualche calciatore della rosa non sembra determinato a risollevare le sorti della squadra. C’è quindi chi vorrebbe più spazio per i giovani, chi punta il dito e chi semplicemente sottolinea la delusione per una fase di Champions di quelle davvero da dimenticare, con un sogno nel cassetto.