Tumori e inquinamento, il report del Cnr: svelata la maglia nera

Il report del Cnr sui tumori e inquinamento in Italia è molto duro. Ed è stata svelata la maglia nera.

In Italia l’inquinamento continua ad uccidere. A dirlo è l’ultimo report del Cnr. Nel dossier, citato da Il Messaggero, è precisato come esiste una forte correlazione tra l’alterazione dell’ambiente, dovuta anche alla presenza di discariche, e lo sviluppo e la mortalità dei tumori.

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Inquinamento e tumori, l’ultimo report del Cnr: ecco la maglia nera © Ansa

Nel report è anche precisato che Roma ha la maglia nera tra le città metropolitane visto una maggiore associazione proprio con lo sviluppo con i tumori. In realtà è il secondo grande centro dopo Napoli, ma la sola presenza delle discariche ha portato la Capitale ad avere un riconoscimento non sicuramente positivo.

Si tratta di un tema molto delicato come spiegato anche da Roberto Cazzola Gatti, professore del dipartimento di Scienze Biologiche dell’Università di Bologna: “La mortalità per tumore supera la media nazionale soprattutto dove l’inquinamento ambientale è molto più elevato“.

L’esperto: “Solo se sapremo curare il nostro pianeta, potremo evitare di ammalarci”

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L’esperto spiega il perché di questo inquinamento © Lapresse

Lo stesso professore ha ricordato che “è necessario dare priorità non solo alla ricerca di cure per il cancro, ma anche alla riduzione e prevenzione della contaminazione ambientale: si tratta di azioni imprescindibili da mettere in atto nella difficile lotta contro l’insorgenza dei tumori. Solo se sapremo curare il nostro pianeta, potremo evitare di ammalarci”.

Una politica basata sull’utilizzo dei mezzi pubblici, sulle rinnovabili e sulla riduzione della produzione dei rifiuti – ha aggiunto Cazzola Gatti – può sicuramente aiutare“.

Una classifica che vede come maglia nera Roma. “Ciò che colpisce – ha sottolineato Ercole Amato, presidente del Cesab – è il legame delle discariche. Torna alla ribalta il tema del ciclo dei rifiuti. Nella Capitale c’è la pessima abitudine di conferirli non sempre secondo la corretta destinazione. Questo genera un danno perché non porta ad alte percentuali di differenziato. Sicuramente il termovalorizzatore può essere una soluzione, c’è da affrontare anche il tema delle discariche abusive che vanno a fuoco ed hanno emissioni superiori rispetto agli impianti controllati“.

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