Giorgia Meloni cita 16 donne che hanno scritto pagine illustri della storia del paese: la Premier le ha ricordate nel suo lungo discorso.
Un lungo applauso, forse lâunico che ha unito lâemiciclo nel silenzio totale dellâopposizione. Quando la Premier ha citato i nomi, solo i nomi delle 16 donne che hanno scritto pagine illustri della storia dâItalia, tutti hanno sottolineato quel ringraziamento accorato.
Le ha presentate con una frase che racchiude in pieno il suo operato Giorgia Meloni. Un modo per ribadire che ci sono sentimenti che muovono le donne, e le spingono oltre ogni limite. Sono quelle personalitĂ âche hanno rotto il pesante tetto di cristalloâ, ha detto. Donne che hanno saputo osare, che hanno sentito lâesigenza di farsi largo, di ribadire la necessitĂ âper impeto, ragione o amoreâ. Giorgia Meloni ha fatto un augurio a se stessa. Ha ribadito la speranza e la voglia di âriuscire a fare ciò che altre illustri donne hanno fatto per lâItaliaâ, e di sentire âquella responsabilitĂ immensa rispetto alle donne che affrontano problemi per rivendicare il talento o il diritto a vedere apprezzati i sacrificiâ. Poi i nomi fra gli applausi. Scrittrici, politiche, giornaliste, sportive. Eccole le 16 che hanno âosatoâ, e che la Premier sono un esempio per lei e per tutta la nazione.
Eccole una per una. Quelle donne che hanno saputo âosareâ, scrivendo pagine uniche della storia della nazione con coraggio e amore per la patria. Da âRosalieâ (Montmasson), cosĂŹ determinata da partire con i Mille che fecero lâItalia, ma anche âCristinaâ (Trivulzio di Belgiojoso), nobildonna, scrittrice e giornalista, ma anche patriota e grande protagonista del Risorgimento italiano. Poi âAlfonsinaâ Strada, che tagliava il vento da prima ciclista donna a gareggiare con gli uomini, e ancora âGraziaâ (Deledda) e âMariaâ (Montessori), personalitĂ di assoluto spessore che hanno ridisegnato lâistruzione in Italia.
Le cita tutte e 16 Giorgia Meloni, e prosegue facendo i nomi di âTinaâ (Anselmi) e di âNildeâ (Jotti), ma anche del premio Nobel âRitaâ (Levi Montalcini), e ancora le giornaliste Oriana Fallaci, Ilaria Alpi e Mariagrazia Cutuli, inviata in Afghanistan uccisa mentre faceva in maniera impeccabile il suo lavoro. Poi ancora protagoniste della politica. âMartaâ (Cartabia), prima donna della Corte Costituzionale, âFabiolaâ (Giannotti) che guida il Cern ed âElisabettaâ (Casellati), prima presidente del Senato. Câè spazio per âAstroâ Samantha Cristoforetti, anchâessa orgoglio della nazione, e non manca la citazione dovuta e sentita a âChiaraâ (Corbella), sconfitta da un tumore ma icona di coraggio, che ha rinviato le cure pur di dare alla vita il suo bambino. Un pezzo dâItalia che non deve essere dimenticato in alcun modo. Un esempio per Giorgia Meloni che ha ribadito di sentire quella responsabilitĂ . Anche per lei è la prima volta. Lâesordio al femminile in un ruolo delicato, che sarĂ anche guidato da chi la storia lâha fatta prima di lei rompendo i muri e i pregiudizi con coraggio.