Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus, in esclusiva ai nostri microfoni: “In casa bianconera c’è molta confusione”.
Inizio di stagione da incubo per la Juventus. Partiti con l’obiettivo di lottare per tutte le competizioni, i bianconeri già a fine ottobre si trovano fuori dalla Champions League e a 10 punti di distacco dal primo posto. Una partenza sbagliata che rischia di compromettere il resto della stagione se non ci sarà un cambio di passo in queste partite prima della sosta dei Mondiali.
La nostra redazione ha contattato Luciano Moggi, uno che l’ambiente della Juventus lo conosce molto bene, per capire meglio il momento bianconero. “La partita contro il Benfica è finita 4-3, ma poteva terminare anche 7-1 o 4-4 – ha detto l’ex dirigente della Vecchia Signora – sicuramente i giovani messi in campo da Allegri non si sono tirati indietro e questo ha permesso alla Juve di rimanere in partita. Poi penso che l’eliminazione di Bonucci e compagni sia giusta perché i bianconeri hanno giocato una partita peggio dell’altra“.
“Il vero problema della Juve è la mancanza di un leader – ha spiegato Moggi – i bianconeri sono più un gruppo che una squadra e solitamente succede questo quando nello spogliatoio non c’è una vera e propria leadership“.
L’ex dirigente bianconero si è soffermato anche sul futuro della Vecchia Signora: “Se confermare Allegri o prendere un nuovo allenatore bisogna chiederlo al presidente Agnelli. Solo lui può rispondere alla domanda. Per me in casa Juventus c’è confusione. I giocatori litigano tra di loro. Per questo la prima cosa da fare è riordinare le fila. Poi se rifondare o confermare questi giocatori e il tecnico è una decisione che spetta alla dirigenza“.