Questa volta sulla gestione dell’emergenza Covid si farà chiarezza una volta per tutti. Il premier Meloni è pronto al pugno duro.
Fare chiarezza sugli errori fatti durante la pandemia. Questo è uno degli obiettivi che Giorgia Meloni si è fissata subito dopo il suo ingresso a Palazzo Chigi. Il nuovo premier ha ribadito la necessità di una commissione d’inchiesta per provare a individuare gli eventuali responsabili di una gestione del Covid che ha dimostrato diverse lacune.
“Lo si deve a chi ha perso la vita – ha detto il presidente del Consiglio durante il suo discorso alla Camera – mentre altri facevano affari milionari sulle mascherine“. Parole che hanno fatto tremare chi ha sbagliato durante la prima ondata. Come riportato da Il Giornale, sarà un primo passo verso la verità. E in questa battaglia la Meloni non sarà sola visto che Renzi da tempo chiedeva proprio una commissione per accertare gli errori commessi in pandemia.
Da Arcuri a Zingaretti: ecco chi teme la Commissione d’inchiesta
L’apertura di questa inchiesta è molto temuta soprattutto da chi ha gestito la prima ondata. Naturalmente stiamo parlando dell’ormai ex commissario straordinario Arcuri, chiamato nelle prossime settimane a spiegare il perché dell’acquisto di mascherine che poi si sono rivelate non a norma. Lo stesso lo dovrà fare il governatore del Lazio Zingaretti.
Quasi certamente toccherà a Roberto Speranza e Conte spiegare la decisione di non decidere subito una zona rossa tra Alzano e Nembro. E naturalmente tante altre decisioni che sono state molto contestate e, soprattutto, criticate anche dagli stessi medici.
L’obiettivo del premier Meloni resta quello di fare chiarezza sulla gestione del Covid e magari individuare anche i responsabili degli errori commessi. Un primo passo che potrebbe portare in futuro la magistratura ad aprire nuove indagini su quel periodo.