Giorgia Meloni attende la fiducia al Senato dopo il discorso alla Camera: ecco gli aggiornamenti, le dichiarazioni dei leader e le novità in diretta.
Il discorso, gli applausi per i 70 minuti in cui ha presentato un programma ambizioso per i prossimi 5 anni e infine il voto.
Dopo aver ottenuto l’ok dalla Camera, oggi Giorgia Meloni è al Senato per incassare la fiducia di Palazzo Madama al suo nuovo governo. Il programma prevede l’inizio dei lavoro al Senato con il dibattito parlamentare alle ore 13. Al termine è previsto l’intervento della prima Premier donna italiana, mentre la votazione inizierà invece in serata e dovrebbe concludersi sempre intorno alle 20.30. Intanto in Senato iniziano ad arrivare gli esponenti politici e giungono le prime dichiarazioni dopo le parole di ieri della Premier.
Nessuna sorpresa per quanto riguarda Palazzo Madama. La fiducia al Senato è passata con 115 sì. Sono stati 79 i no.
“Ieri ho ascoltato dal Presidente Meloni parole definitive e totalmente condivisibili sui diritti, sulle libertà, sulla necessità di abbassare le tasse e di promuovere una pace fiscale, un impegno ad affrontare subito le grandi emergenze a partire dalla necessità di abbassare i costi dell’energia per le famiglie e per le imprese, riprendendo una politica energetica non più condizionata dal “partito dei no” e dall’ambientalismo ideologico della sinistra. Siamo ben consapevoli delle difficoltà che abbiamo dinnanzi, siamo consapevoli delle attese degli italiani e delle responsabilità che abbiamo nei loro confronti. Ma abbiamo soprattutto il dovere di andare avanti, perché siamo di fronte a nuove emergenze che sono motivo di grave allarme sociale. Le imprese e le famiglie sono in difficoltà e chiedono aiuto. Non possiamo lasciarle senza risposta”. Lo afferma il leader di Fi Silvio Berlusconi.
“Noi abbiamo fatto sempre un’opposizione molto franca, credo che il dibattito sia il sale della democrazia. Credo che diverse volte si è potuto contare sul sostegno di FdI. Ci chiesero, quando votammo sulla riduzione dei parlamentari, “cosa vi aspettate in cambio?”. Niente, perchè la condividiamo. E questo coraggio e questa lealtà che posso chiedere all’opposizione, che si possa parlare nel merito, che non si facciano dibattito ideologici. Mi auguro che vogliate valutare i provvedimenti nel merito e valutare se votarli o meno”.
“Non so se qualcuno ritenga che la guerra mi diverta, mi piaccia e che la voglio valorizzare. No, ovviamente penso, spero e lavoreremo per quello che possiamo fare per raggiungere una pace giusta, ma dobbiamo capirci su come ci si arriva: la pace non si fa sventolando bandiere arcobaleno nelle manifestazioni. L’unica possibilità, da che mondo è mondo, per favorire i negoziati nei conflitti è che ci sia un equilibrio. A meno che mi vogliate dire che la pace si ottiene con la resa, la pace si ottiene proseguendo con il sostegno all’Ucraina, consentendole di difendersi”.”
“Io vengo dalla militanza giovanile. In tutta la mia vita non ho mai lavorato per impedire a qualcun altro di dire ciò che voleva dire. Non l’ho mai fatto. Ma quello a cui” la senatrice Ilaria Cucchi si riferiva, erano “manifestanti che con un picchetto volevano impedire ad altri di esprimere le loro idee. La democrazia è nel rispetto delle idee altrui. Altrimenti che facciamo? Consentiamo che chi non la pensa come noi impedisca di farci parlare? Se la mia parte politica impedisse ad un’altra parte politica di parlare sarei la prima a denunciarlo”.
“Confermo che metteremo mano al tetto al contante” che tra l’altro, “penalizza i più poveri”, come emerge anche dai richiami “alla sinistra da parte della Bce”.. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in replica dopo la discussione sulla fiducia al Senato, sottolineando anche che da un lato “rischia di non favorire la nostra competitività” visto che paesi come Austria o Germania non ce l’hanno.
“Il cronoprogramma delle spese del Pnrr prevedeva al 31 dicembre di quest’anno avremmo speso 42 mld. Nel Def di aprile scorso il dato è stato aggiornato a 33,7 mld. Nella nota di aggiornamento del Def, prevede per il 2022 21 miliardi, meno della metà. E’ andato tutto bene? Forse no. Per questo ci carichiamo la responsabilità di dare anche velocità all’attuazione del Pnrr”.
“Non possiamo pensare di demolire filiere di eccellenza produttiva nazionale per assecondare obiettivi stabiliti prima della guerra e in un contesto diverso da quello di oggi. Non ci renderemo mai disponibili a passare dalla dipendenza dal gas russo alla dipendenza dalle materie prime cinesi, non mi sembra una strategia intelligentissima. Io sono favorevolissima al fatto che l’Europa lavori con intelligenza per abbassare le emissioni ma non legandosi mani e piedi alle nazioni più inquinanti al mondo. Credo che Ue e Italia debbano affrontare anche questa materia, le emissioni sono globali”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in replica dopo la discussione sulla fiducia al Senato sottolineando di averla sempre pensata così. “Credo – ha ribadito – che sia cosa buona arrivando al governo sostenere le stesse cose del giorno prima”.
“Tutto quello che si può fare contro la speculazione siamo pronti a farlo. Servono misure che nel medio-termine liberino l’Italia da una dipendenza energetica inaccettabile. penso all’estrazione di gas naturale, Penso che le risorse nazionali vadano utilizzate come chiede l’Europa. Poi estraggono altre nazioni e non è che il gas estero inquina di meno”. L’emergenza energetica è “la priorità di secondo livello” cui intende lavorare il governo che “in attesa che i provvedimenti” in essere “impattino davvero sul costo dell’energia dovrà “lavorare con molta puntualità a interventi calibrati per le imprese e le famiglie e recuperando risorse dalle pieghe del bilancio, dagli extraprofitti (con una norma che per me è da riscrivere) e dai ricavi dello Stato”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni in sede di replica al dibattito di fiducia in Senato avvertendo che “se non si procederà con velocità, la speculazione ripartirà. Ma tutto quello che c’è da fare – ha assicurato – lo faremo”.
“Forse è un racconto più sincero di quanto è stato fatto in altri tempi in cui si sbandierava e si brindava per l’abolizione della povertà: è bene che gli italiani sappiano le condizioni che ereditiamo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in sede di replica al Senato
“Sono stata criticata da vari interventi per aver ieri cercato di segnare un manifesto programmatico. Alcuni hanno contestato la scelta dicendo che gli italiani non si aspettavano questo ma risposte concrete. Sono d’accordo in parte. Senza che vi sia una visione, un manifesto programmatico a monte, senza un’idea di Italia da disegnare, anche le risposte che si danno rischiano di non essere efficaci. Lo abbiamo visto con governi in cui c’erano partiti che avevano visioni contrapposte che non stavano insieme”.
Dagli interventi in Senato “sono emerse diverse criticità, tra cui le scarse risorse che disporremo per affrontare le emergenze”. Lo ha detto Giorgia Meloni, nella sua replica a Palazzo Madama. “Emerge una realtà: gli interventi ci aiutano a fare una grande operazione di verità sulle condizioni dell’Italia che ereditiamo anche da chi ci accusa”.
Il fondatore e senatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi è entrato a Palazzo Madama. Secondo programma, interverrà in Aula per la dichiarazione di voto del suo gruppo sulla fiducia al governo. Sarà il suo primo intervento in Aula dopo 9 anni di assenza dal Senato.
“Il governo è sorto in tempi record, primo impegno che il centrodestra ha mantenuto. È nato un governo guidato la prima premier donna della storia repubblicana, motivo di orgoglio per tutti noi, per il paese, convinti che saprà interpretare in questo gravoso e altissimo e incarico con la determinazione e la forza che la contraddistinguono”. Così la capogruppo di FI al Senato, Licia Ronzulli.
“Voi siete quelli di Ruby”. Così Alessandra Maiorino (M5s) si è rivolta al centrodestra provocando le proteste dei senatori dei gruppi di maggioranza, dai cui banchi sono partiti dei “buuuu”. Il presidente La Russa ha riportato la calma e la senatrice di M5s ha concluso il suo intervento in cui ha confermato il “no” alla fiducia del Movimento.
“Facciamola pure questa Commissione d’inchiesta sulla gestione del Covid per fare un’analisi di quanto accaduto in Italia durante la pandemia, ma allora si parli di tutto, anche delle responsabilità delle Regioni del Nord”. Così il senatore PdFrancesco Boccia.
È iniziato al Senato il dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La discussione andrà avanti fino alle 16:30, quando sono in programma la replica della leader di Fratelli d’Italia e, a seguire, le dichiarazioni di voto.
Depositato un progetto di legge per alzare il tetto del contante a 10mila euro. Prima firma dell’onorevole Alberto Bagnai. Lo conferma una nota del Carroccio.
“Fascismo? Prendiamo atto delle distanza che ha preso la Premier”
“Attacchi ideologici”. Così Giuseppe Conte ha definito alcuni passaggi del discorso di eri alla Camera di Giorgia Meloni, soprattutto in riferimento al Reddito di Cittadinanza.
Arrivano i primi esponenti politici in Senato. Calenda ha definito “modesta” la squadra di Giorgia Meloni, mentre il Movimento 5 stelle si riunisce proprio in Senato per l’assemblea.
Alle ore 13 inizierà il dibattito parlamentare, poi alle 16 ci sarà il discorso di Giorgia Meloni e in serata è atteso il voto.