Vittorio Feltri non ci sta ed affonda completamente una esponente del Partito Democratico definendola come una vittima dei âsuoi stessi deliriâ
Che Vittorio Feltri non abbia assolutamente peli sulla lingua di certo non lo scopriamo oggi. Il direttore del quotidiano âLiberoâ ha sempre detto quello che pensava, senza âseâ e senza âmaâ. Questa volta, però, ha voluto affondare completamente il colpo scagliandosi contro una esponente che appartiene al Partito Democratico.
Insomma, le parole di questâultima (anche se in questo caso è preferibile dire âcinguettareâ visto che ha utilizzato il social network Twitter) lo ha fatto un poâ âarrabbiareâ. Tanto è vero che ha deciso di utilizzare le sue mani e scrivere un articolo contro di lei e soprattutto sulle sue ultime dichiarazioni.
La donna in questione, anche se in questo caso al centro delle polemiche, è Laura Boldrini. Lâex presidente della Camera dei Deputati, proprio pochi giorni fa, aveva cinguettato cosĂŹ: âLa Treccani dice che i ruoli vanno declinatiâ. Affermazioni che hanno trovato un bel poâ di polemiche e generato tanta confusione. Lo stesso giornalista, però, ha precisato che lâEnciclopedia ânon ha mai stabilito prescrizioni linguistiche, non essendo questa la sua funzione. Presidente è sostantivo maschile singolare, il quale può restare invariato anche nel caso in cui la persona che riveste il ruolo di presidente sia di sesso femminileâ.
SĂŹ, la polemica nasce proprio dal fatto se chiamare Giorgia Meloni âil presidenteâ o âla presidenteâ. Il giornalista ha ricordato che non esiste nessun obbligo etico o formale per dire âlaâ o âilâ. Non è finita qui visto che ha continuato dicendo: âLa rimprovera di avere chiamato il suo partito âFratelli dâItaliaâ e non âSorelle dâItaliaâ, dimenticandosi delle donne. Si studia giĂ in prima elementare che i gruppi allâinterno dei quali vi sia anche soltanto un soggetto di genere maschile, con prevalenza quindi di soggetti di genere femminile, vanno indicati al maschileâ. In conclusione: âHa bisogno di rispolverare le basi linguistiche. Vittima dei suoi stessi deliriâ.