Cancellazione debiti e rottamazione cartelle, la svolta del Governo

Sarà rivista la tassa sugli utili extra delle società energetiche. Per il cuneo fiscale taglio graduale di 5 punti. Aliquota unica sui redditi dichiarati in più

La tassa sugli extraprofitti a carico del settore energetico verrà «riscritta», ha annunciato la premier Giorgia Meloni, nella replica ieri al Senato, prima del voto di fiducia. La tassa, varata dal governo Draghi, con un’aliquota del 10% poi aumentata al 25%, ha garantito finora solo un paio di miliardi rispetto ai 10 preventivati.

Le pensioni
Quota 10 è una delle misure che vuole inserire il Premier Meloni (Ansa)

Verrà riscritta per garantire un maggior gettito che, dice Meloni, insieme con le maggiori entrate del previsto garantite dall’inflazione, finanzierà i provvedimenti d’emergenza per sostenere le imprese e le famiglie contro il caro-bollette. Poi arriveranno, ha aggiunto la presidente del Consiglio, soluzioni «strutturali», tra le quali l’aumento della produzione nazionale di gas e lo sblocco dei parchi eolici e solari. Tra le novità della replica, il no al salario minimo per legge: meglio estendere la contrattazione, tagliare il cuneo (due terzi a favore dei lavoratori e un terzo delle imprese), premiare le aziende che fanno assunzioni aggiuntive.

Ecco le principali misure che vuole adottare subito il Governo

La cartelle
Esterno della sede centrale dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, Roma. (Ansa)
  • «Interverrò sulle bollette», ha promesso la premier Giorgia Meloni, parlando di «sostegno imponente» per famiglie e imprese perché «l’emergenza è immediata». Per elettricità e gas, ci saranno «interventi ben calibrati». Le risorse? Dall’extragettito dello Stato, ma anche e soprattutto dagli extraprofitti «con una norma – sottolinea Meloni – che va riscritta». C’è l’intenzione di prorogare ma anche emendare le misure decise dal governo Draghi collegandosi al decreto Aiuti ter ora alla Camera: sì ai bonus sociali per le famiglie, ma automatici e slegati dall’Isee. Prorogati a tutto dicembre i crediti per le imprese.
  • La premier Giorgia Meloni ha detto che sulle pensioni, per ora, si prorogheranno le misure di flessibilità in scadenza a fine anno. Si tratta di Opzione donna (lavoratrici con 35 anni di contributi e 58 anni d’età, 59 se autonome), dell‘Ape sociale (consente a categorie di lavoratori svantaggiati il pensionamento a 63 anni d’età e 36 o 30 anni di contributi, secondo i casi) e di Quota 102 (in pensione con 64 anni d’età e 38 di contributi). Ulteriori flessibilità dovranno fare i conti con le compatibilità di bilancio. La Lega preme per rendere possibile Quota 102 anche con 61 anni d’età e 41 di contributi
  • Con un decreto legge che accompagnerà la manovra di Bilancio per il 2023 arriveranno nuovi provvedimenti di sanatoria sulle cartelle fiscali. Un terza operazione di «saldo e stralcio» per cancellare i piccoli debiti (mille o duemila euro) forse fino al 2015 e una «rottamazione» quater per pagare i debiti maggiori con sanzioni e interessi minimi (5%) e con una rateizzazione almeno quinquennale. Nella manovra entrerà un primo taglio del cuneo fiscale (obiettivo è ridurlo gradualmente di 5 punti), la flat tax del 15% per le partite Iva fino a 100 mila euro e quella «incrementale» sui redditi in più dichiarati rispetto agli ultimi 3 anni.
  • Il reddito di cittadinanza verrà tolto a coloro che possono lavorare. Resterà, invece, per gli altri. Nel 2022 il sussidio ai poveri è andato a 1,6 milioni di famiglie (3,6 milioni di individui). Ogni famiglia ha ricevuto in media 552 euro al mese. Per quest’ anno si stima una spesa di circa 8 miliardi. Secondo il monitoraggio dell’Anpal, a giugno 2022, i beneficiari del Reddito tenuti alla sottoscrizione del patto per il lavoro erano solo 660 mila, mentre quelli già occupati appena 173 mila (ma con un reddito da lavoro così basso da far loro ottenere il sussidio). Per chi può lavorare sarà potenziata la formazione e il servizio di collocamento.
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