Il presidente dell’Azienda municipalizzata, ha richiesto l’intervento di un ex generale della Guardia di Finanza contro i furbetti del carburante
L’azienda incaricata di raccogliere l’immondizia nella Capitale d’Italia torna ancora una volta in primo piano. Questa volta però non è il mancato servizio di raccolta per le strade a destare scalpore, bensì l’incredibile vicenda che ha visto coinvolti alcuni netturbini intenti a rubare carburante dai mezzi per poi rivenderlo.
AMA S.p.A. o Azienda Municipalizzata Ambiente è una società che gestisce per conto dell’ente Roma Capitale, suo socio unico, la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, l’espletamento dei servizi cimiteriali e la nettezza urbana nel territorio della città di Roma.
Non c’è davvero pace per l’azienda municipalizzata della città di Roma. Tra i continui scandali e la difficoltosa gestione della raccolta rifiuti, le cose sembrano non avere fine o arrivare mai a un felice epilogo. L’ultimo scandalo che i vertici dell’azienda si sono trovati ad affrontare è la vicenda dei netturbini che rubavano gasolio dai mezzi impegnati nella raccolta dell’immondizia per poi rivenderlo privatamente. Per questo sono stati arrestati 7 dipendenti, 26 gli indagati. Con un sistema tanto facile quanto ingegnoso, i netturbini avevano trovato il modo per arrotondare sullo stipendio truffando così l’azienda. Facevano entrare i camion nella sede del circolo di tiro al volo, molto famoso a Roma, con i serbatoi pieni di benzina, per poi uscirne dopo neanche un’ora con pochi litri di carburante, giusto quanto bastava per arrivare in deposito dopo aver danneggiato i fusibili o i freni, in modo che nessuno avrebbe potuto utilizzare i mezzi accorgendosi del furto della benzina. Il carburante veniva poi rivenduto a 1 euro al litro.
E’ arrivata in giornata la risposta di Ama per cercare di risollevare le sorti dell’azienda, è stato infatti annunciato l’arrivo di un ex generale della Guardia di Finanza in pensione. La sua missione sarà quella di contrastare i furti di carburante da parte dei netturbini. Sembrerà impossibile da credere, ma ad oggi l’azienda ha una struttura interna dedita ai controlli, che però si occupa soltanto di salute e integrità dei lavoratori. Ecco perché il compito che spetta al generale sarà molto più ampio, dovrà infatti evitare lo strano “fenomeno” della combustione improvvisa dei mezzi. Salvaguardare gli impianti in funzione rimasti, controllare che i fornitori non speculino sui materiali da vendere alle officine e che nelle officine stesse non “si esauriscano all’improvviso” le scorte di batterie o pneumatici.